Chiesa e Mondo
Leone XIV ai giornalisti: «Occorre disarmare le parole e scegliere la strada di una comunicazione di pace»

Nella sua prima udienza pubblica nell’Aula Paolo VI e concessa a circa 3.000 giornalisti provenienti da ogni parte del mondo, lunedì 12 maggio Leone XIV ha chiesto di disarmare la comunicazione e di optare per una comunicazione di pace.
Il modo in cui comunichiamo, ha detto il Papa, è di “fondamentale importanza”: “Dobbiamo dire “no” alla guerra delle parole e delle immagini, dobbiamo respingere il paradigma della guerra”.
Papa Prevost si è soffermato poi sui tempi appena trascorsi: dai riti della Settimana Santa alla morte di Papa Francesco “avvenuta per nella luce di Pasqua” fino alle “giornate faticose” del Conclave. In tutti questi avvenimenti gli operatori della comunicazione sono “riusciti a narrare la bellezza dell’amore di Cristo che ci unisce tutti e ci fa essere un unico popolo, guidato dal Buon Pastore”.

Ripetendo poi l’invito di Papa Francesco, contenuto nel suo ultimo messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali 2025, Leone XIV ha sottolineato: “Disarmiamo la comunicazione da ogni pregiudizio, rancore, fanatismo e odio; purifichiamola dall’aggressività. Non serve una comunicazione fragorosa, muscolare, ma piuttosto una comunicazione capace di ascolto, di raccogliere la voce dei deboli che non hanno voce. Disarmiamo le parole e contribuiremo a disarmare la Terra”.