Giubileo delle famiglie. ll Papa: «La famiglia è il luogo privilegiato in cui incontrare Gesù»

Genitori, bambini, nonni e anziani: in 70mila persone, di generazioni diverse, arrivate da tutto il mondo per vivere in unità il Giubileo delle famiglie. Domenica 1 giugno il Papa ha celebrato per loro la S. Messa in Piazza San Pietro.

Nel corso dell’omelia, il Papa ha evidenziato il legame profondo tra la vita e la relazione: “Tutti noi viviamo grazie a una relazione, cioè a un legame libero e liberante di umanità e di cura vicendevole”. Ha ricordato che nessuno sceglie di nascere e che ogni essere umano, per vivere, ha avuto bisogno dell’amore concreto di qualcuno: “Appena nati, abbiamo avuto bisogno degli altri per vivere, da soli non ce l’avremmo fatta”. È stata l’occasione per rilanciare una visione della famiglia come luogo generativo, dove l’identità non si fonda sul possesso, ma sul dono reciproco: “Siamo qui per essere ‘uno’ come il Signore ci vuole ‘uno’, nelle nostre famiglie e là dove viviamo, lavoriamo e studiamo”.

(Foto: Gennari/Siciliani)

L’esortazione del Pontefice è quindi rivolta a tutte le componenti della famiglia, a partire dai genitori, uniti dal matrimonio che “non è un ideale, ma il canone del vero amore tra l’uomo e la donna: amore totale, fedele, fecondo (cfr S. Paolo VI, Lett. Enc. Humanae vitae, 9). Mentre vi trasforma in una carne sola, questo stesso amore vi rende capaci, a immagine di Dio, di donare la vita”.

“Perciò vi incoraggio – ha detto il Papa – ad essere, per i vostri figli, esempi di coerenza, comportandovi come volete che loro si comportino, educandoli alla libertà mediante l’obbedienza, cercando sempre in essi il bene e i mezzi per accrescerlo. E voi, figli, siate grati ai vostri genitori: dire “grazie”, per il dono della vita e per tutto ciò che con esso ci viene donato ogni giorno, è il primo modo di onorare il padre e la madre (cfr Es 20,12). Infine a voi, cari nonni e anziani, raccomando di vegliare su coloro che amate, con saggezza e compassione, con l’umiltà e la pazienza che gli anni insegnano”.

“La famiglia – ha concluso Leone XIV – trasmette la fede attraverso la vita, e per questo è “luogo privilegiato in cui incontrare Gesù, che ci vuole bene e vuole il nostro bene, sempre”, conclude Papa Leone XIV, ricordando che tutti un giorno si uniranno nella “Pasqua eterna” ai familiari che li hanno preceduti e che, in questa giornata a loro dedicata “sentiamo presenti qui, insieme a noi, in questo momento di festa”.