Lavoro in Liguria, le imprese cercano oltre 40.000 addetti

Analisi dei dati Unioncamere per le risorse umane nella nostra regione

Unioncamere – sistema Excelsior ha reso disponibili in queste settimane le previsioni-richieste di risorse umane da parte delle imprese sia a livello nazionale che a livello regionale e provinciale.
Il Cittadino prende in esame i dati relativi alle previsioni di assunzioni in Liguria e in particolare a Genova riguardanti il trimestre marzo-maggio 2025 elaborati analiticamente per comprende meglio le relazioni tra settori produttivi, le classi dimensionali delle imprese, le professioni richieste, i titoli di studio. Lo scopo è quello di offrire ai lettori informazioni sull’andamento dell’occupazione nei prossimi mesi, finalizzate ad offrire un utile servizio alle famiglie per indirizzare figli, nipoti, amici che sono alla ricerca di lavori disponibili.
Tra marzo e maggio 2025 (ma la ricerca prosegue anche nei mesi successivi) le imprese prevedono di assumere a livello nazionale circa 1,4 milioni persone in tutte le tipologie contrattuali; i contratti di lavoro che le imprese offriranno ai candidati (sia a fronte di maggior lavoro, sia per rimpiazzare le uscite per pensionamento, per dimissioni) dipendono molto anche dalle esperienze, dalle capacità, dalla personalità del candidato.
Le imprese della Liguria, interessate ad assumere personale sono oltre 20mila (il 23,5% del totale regionale), stanno cercando circa 41.320 persone; il percorso di selezione e valutazione dei candidati ovviamente non si esaurirà in questi mesi.

I principali settori produttivi che prevedono di assumere sono: la manifattura con 4.840 richieste (il 12%); il turismo con 14.220 offerte (il 34%); il commercio con 5.280 unità (il 19%); l’edilizia-costruzioni con circa 3.600 unità (il 9%); altri Servizi (trasporti e logistica, servizi alla persona, servizi assicurativi e finanziari, telecomunicazioni, attività professionali e tecniche, informatica e comunicazione) con circa 13.400 unità (il 32%).
Le richieste per province: Genova 20.460 addetti (il 50%); Savona circa 8.580 addetti (il 21%); Imperia 4.700 unità (l’11%); La Spezia 7.580 addetti (il 18%).
Le richieste per province: Genova 20.460 addetti (il 50%); Savona circa 8.580 addetti (il 21%); Imperia 4.700 unità (l’11%); La Spezia 7.580 addetti (il 18%).
Sempre con attenzione alla Liguria si evidenziano le richieste per titolo di studio : laurea, circa 3.800 unità (9,2%); diploma superiore circa 11mila (il 26,4%); scuola dell’obbligo e/o formazione professionalizzante 26.500 unità (il 64,4%).
Rispetto al trimestre precedente dic. 24 – gen.-feb. 25 è cresciuta la ricerca di personale (e questo è un buon segnale) da 27.920 unità a 41.120, +47%; ma è significativamente cambiata la composizione per titolo di studio: la richiesta di laureati dal 15,2% passa 9,2%; i diplomati da 30,8% a 26,4%; mentre cresce di molto il fabbisogno del personale a bassa qualificazione dal 54% al 64,4%.
La classe dimensionale delle imprese che assumono: le micro-piccole (inferiori a 49 addetti) il 78,5%; le medio imprese (tra 50-249) il 7,4%; le grandi imprese il 14%. Va ricordato che l’indicatore dimensionale è molto importante perché connesso alla capacità dell’impresa di fare innovazione, di migliorare i processi produttivi, di fare investimenti, esportare prodotti e servizi all’estero; l’insieme di queste condizioni favorisce la crescita del fatturato, del valore aggiunto e in particolare dell’occupazione di “qualità”.
Le previsioni nella Provincia di Genova sono circa 20.460 unità (il 50%) del totale regionale, +24% sul trimestre precedente ); su 17.620 imprese provinciali quelle interessate alle assunzioni sono 4.352 (il 24,7% del totale della provincia).
I principali settori produttivi coinvolti sono: manifattura con 2.600 unità (il 13%); turismo con 4.940 unità (il 25%);commercio con 2.570 unità (il 13%) ; costruzioni con 1910 unità (il 9%); altri servizi (es trasporti e logistica, servizi alla persona, servizi operativi, servizi assicurativi e finanziari, telecomunicazioni, informatica e comunicazione, attività professionali e tecniche) 13.390 unità.(il 40%).

Foto Siciliani-Gennari/SIR