Chiesa e Mondo
La preghiera ecumenica di Leone XIV e i Reali d’Inghilterra nella Cappella Sistina
Un momento storico quello vissuto la mattina del 23 ottobre, in Vaticano. I sovrani inglesi in visita di Stato hanno preso parte alla celebrazione per lodare Dio creatore. Prima della preghiera, il colloquio dei Reali con il Pontefice poi in Sala Regia lo scambio di due esemplari di orchidea per esprimere un impegno condiviso per la cura del creato.
La preghiera ecumenica, recitata in latino e in inglese, è il suggello delle buone relazioni tra le parti ma anche la realizzazione del desiderio del sovrano inglese, governatore supremo della Chiesa d’Inghilterra, che intendeva dare alla visita di Stato una forte dimensione spirituale in particolare durante il Giubileo della Speranza. La visita inizialmente programmata ad aprile, poi annullata per la morte di Papa Francesco, voleva evidenziare anche l’impegno comune sul Creato condiviso da re Carlo e dal Papa argentino, a dieci anni dalla pubblicazione della Laudato si’. Un tema che Papa Leone XIV ha voluto proseguire e rilanciare.
Nel pomeriggio, i Reali saranno nella Basilica di San Paolo fuori le Mura che insieme all’Abbazia benedettina annessa ha un forte legame con la Corona d’Inghilterra. Per i legami storici e per i progressi compiuti sulla via della riconciliazione tra la Chiesa di Roma e la Chiesa d’Inghilterra, l’arciprete della Basilica, cardinale James Michael Harvey e l’abate della comunità monastica, dom Donato Ogliari, con l’approvazione di Papa Leone XIV, conferiranno il titolo di Royal Confrater di san Paolo a Sua Maestà il Re Carlo III. Per l’occasione è stato creato uno scranno, un seggio, con lo stemma di Re Carlo insieme alla frase latina Ut unum sint – “Che siano uno”, citazione dal capitolo 17 del Vangelo di San Giovanni.
