“Santi e beati alla Guardia” nell’Anno del Giubileo

Dal 27 aprile un ciclo di incontri su figure spirituali che sostarono alla Guardia

«Alle 2.30 siamo partite in carrozza per andare alla Guardia; alle 4.45 (…) siamo salite sulla vettura di montagna che, quantunque trainata da quattro buoi, ci ha sbattute alquanto; siamo arrivate al santuario alle 6.30. Le stanze dell’Ospizio erano buone. Siamo andate in chiesa, dove verso le 8 vi è stata la recita del Rosario e la benedizione. Per il mio malessere ho dovuto coricarmi subito. Si respira aria pura e fresca». Così scriveva nel suo diario la Beata Eugenia Ravasco l’8 agosto 1885, annotando i tempi di un vero e proprio viaggio; e così iniziava, per la fondatrice della congregazione delle Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria e dell’istituto che ancora porta il suo nome, un mese di preghiera e incontri che lascerà il segno.

Quei giorni intensi saranno raccontati domenica 27 aprile nel primo appuntamento della serie “Santi e beati alla Guardia”: un’iniziativa voluta dal rettore del Santuario, don Andrea Robotti, per portare al Figogna nell’anno giubilare il racconto di figure spirituali indelebili che, nell’arco della loro vita, siano state almeno per una volta “pellegrini di speranza” alla Guardia.

Santa Benedetta Cambiagio Frassinello il 24 maggio, San Luigi Orione il 27 maggio, San Francesco Maria da Camporosso il 14 settembre, Santa Virginia Centurione Bracelli il 27 settembre, Santa Gianna Beretta Molla e San Giovanni Paolo II l’11 ottobre, in occasione del Giubileo della Spiritualità Mariana, il Servo di Dio don Nicolò Daste il 18 ottobre e Sant’Agostino Roscelli il 22 ottobre sono i protagonisti degli appuntamenti già fissati in un calendario che potrebbe essere arricchito di altre occasioni.

Si incomincia dunque il 27 aprile, in occasione del 22° anniversario della beatificazione di Eugenia Ravasco. Appuntamento alle ore 15.30 nella sala Blu del Santuario con la proiezione di un filmato e con un dialogo con le suore della congregazione che hanno raccolto il carisma della loro fondatrice. Dopo la preparazione al passaggio giubilare, alle ore 16.45 la giornata proseguirà con la preghiera e l’ingresso in basilica per la celebrazione eucaristica delle 17.

Sarà un’occasione per ricordare il carisma della Beata Ravasco e le vicende che la portarono a preferire la vita consacrata a quella secolare.