Al cinema – Reinas

Regia di Klaudia Reynicke. Interpreti principali: Abril Gjurinovic, Luana Vega, Jimena Lindo, Gonzalo Molina, Susi Sanchez. Durata 102 minuti.
L’estate del 1992 a Lima: Elena sta per lasciare il Perù con le sue due figlie: Lucia ormai adolescente e Aurora, più piccola. Per poter partire però c’è bisogno del consenso del padre, Carlos, il quale sembra vivere di espedienti e da molto tempo è ben poco presente nella vita familiare, ma all’ultimo ricompare per passare del tempo con le sue figlie cercando di stabilire con loro un legame.

Ha molto di autobiografico la storia narrata da Klaudia Reynicke: infatti la regista dovette emigrare negli anni ’90 con la sua famiglia quando aveva dieci anni, vivendo prima negli Stati Uniti e poi in Svizzera (vive oggi nel Canton Ticino). Il film è apparentemente molto semplice, è la storia di una famiglia sullo sfondo di un paese in preda ad una crisi economica devastante, una repressione sociale in cui vige il coprifuoco, e solo la fuga verso un altro paese appare come soluzione. Tutto è narrato attraverso lo sguardo delle due sorelle che si trovano divise tra il bisogno di unità familiare da parte di Aurora, la nostalgia di lasciare ciò che si conosce, il senso di ribellione da parte di Lucia, finchè la realtà irrompe prepotente nella loro vita. Una narrazione semplice, ma in cui a poco a poco emergono in modo incisivo temi universali come l’emigrazione non solo da un punto di vista sociale e lavorativo, ma come bisogno di partire per ricominciare una nuova vita e, nello stesso tempo, riflette la nostalgia della propria cerchia familiare, dei propri amici. “Reinas” è un film che lascia intravvedere i sentimenti, le paure, le speranze che animano ciascuno dei protagonisti in un modo quasi trattenuto, ma molto efficacemente. Alla Berlinale del 2024 miglior film nella sezione “Generation”.