“Caruggi in sport” con 450 partecipanti

450 persone coinvolte, soprattutto ragazze e ragazzi delle quali 300 straniere: capofila del progetto è la Polisportiva del Comitato CSI di Genova, partner sono CSI Liguria APS, Centro Storico Ragazzi APS e La Salle Società Cooperativa.Si chiama “Caruggi in Sport” e vuole favorire concretamente l’integrazione attraverso diverse azioni che agiscano su più piani. “La prima, fondamentale, è la conoscenza della specificità del territorio, particolarmente complesso per la sua morfologia ed per l’alta percentuale di popolazione multi etnica – dice Gian Maria Baldi, Presidente Polisportiva Comitato CSI Genova – Il secondo step è la formazione degli istruttori da parte di operatori esperti in ambito sociale e mediatori culturali, il terzo è quello di trovare una soluzione alternativa che permetta di superare i vincoli strutturali, anzi rapportandosi in modo diverso con essi”.Questa è la vera scommessa ed innovazione: la capacità cioè di adattarsi ad un territorio “ostile”, quasi totalmente privo di spazi.Il centro storico di Genova, il più esteso e con la percentuale tra le più alte di stranieri dalle più varie origini ed etnie d’Europa, per sue caratteristiche non ha strutture sportive realizzate secondo i normali standard.Gli stretti vicoli fra i palazzi storici, ed una lunga storia di abbandono e degrado, non hanno consentito la costruzione di impianti tradizionali, pensati per chi abita questa zona. Sono difficoltà oggettive che limitano la possibilità per i residenti del quartiere di accedere ad una attività sportiva regolare, tranne per coloro che possono recarsi in altre zone della città.Soffrono per questa situazione soprattutto le famiglie degli immigrati: la conseguenza è un alto tasso di sedentarietà, in particolare per i ragazzi meno abbienti.Da maggio 2023 a gennaio 2024 “Caruggi in Sport” ha attivato sei discipline in cinque fra locali ed impianti sportivi del centro storico di Genova: Vico Falamonica, Via San Bartolomeo degli Armeni, Salita Negrone Durazzo, Piazza Marinelle e Piazza S. Maria degli Angeli.Si gioca a calcio, pallavolo, pallacanestro, tennis tavolo, palla pugno ed anche a dama.Nell’ambito di “Carruggi in Sport” sono stati organizzati centri estivi, un corso di formazione per istruttori, incontri con testimonial e medici e nutrizionisti per proporre un corretto stile di vita, attività di dopo scuola pomeridiana.È un ripensamento coraggioso ed innovativo dell’offerta sportiva, anche in spazi non convenzionali, per un sistema diffuso sul territorio che significhi, per i partecipanti, stimolare il senso di appartenenza. I giovani e le famiglie sono coinvolti, con i social media, a dare visibilità alle diverse attività.Alcuni eventi multi sport offrono l’opportunità alle varie comunità presenti nel centro storico genovese di presentare le proprie tradizioni, dotare i luoghi non convenzionali di attrezzature.Tutto questo potrebbe essere la base per organizzare un’attività continuativa e per creare gruppi sportivi più strutturati da coinvolgere anche in circuiti, tornei ed esibizioni con l’obiettivo di stimolare altri effetti futuri positivi e duraturi.“Carruggi in Sport” si inserisce nell’ambito di “Io vengo dallo Sport”, un progetto nazionale realizzato da “Sport e Salute S.p.A” e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Un’iniziativa che si propone di creare in tutta Italia presidi sportivi- educativi gratuiti in aree urbane ed in quartieri con alte concentrazioni di cittadini stranieri con background migratorio.“Ringrazio il coordinatore regionale di Sport e Salute S.p.A. Liguria Michela Carfagna ed Alessandro Lupi per la loro continua disponibilità e collaborazione nel mandare avanti insieme il progetto – dice Gian Maria Baldi– che ha già riscosso uno straordinario successo ed è stato prorogato fino a gennaio 2024”.Sport e Salute S.p.A. in Liguria ha attualmente attivi 279 progetti in 95 comuni, con il coinvolgimento di 267 istituti scolastici ed 11 fra ASD e SSD.