Aperto l’Anno Santo a Recco, sede di N. S. del Suffragio, chiesa giubilare

Nel giorno della festa patronale di San Giovanni Bono, venerdì 10 gennaio a Recco – dove sorge il Santuario N. S. del Suffragio, una delle cinque chiese giubilari diocesane – è stata celebrata l’apertura dell’Anno Santo.

È stato Mons. Alberto Maria Careggio, Vescovo emerito di Ventimiglia-Sanremo, a presiedere la solenne celebrazione eucaristica nella parrocchia di Sa Giovanni, dopo aver guidato la processione dall’Oratorio del SS. Crocifisso.

Partecipata dalle autorità civili del territorio e delle zone limitrofe, dalle Confraternite, dai ‘7 Quartieri’ di Recco, dagli scout del gruppo ‘Golfo Paradiso’, dai ragazzi del catechismo e da una folta assemblea, la funzione – animata nel canto dal coro parrocchiale – è stata concelebrata dai sacerdoti del Vicariato di Recco e della Zona Levante, alla presenza di Mons. Gianluigi Ganabano, referente diocesano per il Giubileo.

“Essere sede giubilare – ha sottolineato Mons. Careggio nell’omelia – è un onore, ma è anche una responsabilità morale e civile verso tutti i fedeli che verranno qui per celebrare il Giubileo”.

Si è soffermato poi sulla chiamata alla santità, che è per tutti. Riferendosi a un grande Santo del nostro tempo, San Giovanni Paolo II (la cui reliquia era presente sull’altare durante la celebrazione), Mons. Careggio ha affermato che la santità non consiste nel compiere imprese straordinarie, ma nell’uniformarsi a Cristo e fare nostri i suoi atteggiamenti e i suoi pensieri. “La vita santa – ha detto ancora – non è però frutto delle nostre azioni, ma dello Spirito Santo che ci anima interiormente e in questo anno di grazia dobbiamo cogliere l’occasione per accettare questo grande dono”.

In questo anno giubilare abbiamo l’opportunità di avvicinarci alla conoscenza della vita dei santi, a pregarli e a seguire il loto esempio. “Approfittiamo di questo anno – ha concluso il Vescovo Careggio – per incominciare una ‘nuova vita’, accostandoci al sacramento della Confessione, dove c’è il Signore ad attenderci, che ci abbraccerà come il padre della parabola del figliol prodigo”.

Al termine della S. Messa, ancora un tratto di processione che si è conclusa nel Santuario di N. S. del Suffragio, così cara ai recchelini e che si festeggia solennemente ogni anno l’8 settembre. In questo 2025 il Santuario è anche sede giubilare e pertanto il cammino del Giubileo sarà sotto lo sguardo e la protezione della Madonna.

L’audio integrale dell’omelia qui