Al cinema
Al cinema Regia di Andrzej Wajda. Interpreti principali: Robert Wieckiewicz, Agnieszka Grochowska, Maria Rosaria Omaggio, Ewa Kolasinska, Wojciech Kalarus. Durata: 127 minuti.

Regia di Andrzej Wajda. Interpreti principali: Robert Wieckiewicz, Agnieszka Grochowska, Maria Rosaria Omaggio, Ewa Kolasinska, Wojciech Kalarus. Durata: 127 minuti.
Siamo all’inizio degli anni Ottanta e Oriana Fallaci percorre le strade fredde di Danzica verso la casa di Lech Walensa per intervistare il leader di Solidarnosc. Dall’intervista si snoda la storia del futuro premio Nobel, da quando, negli anni Settanta venne per la prima volta arrestato e firmò un patto di collaborazione con il regime per poter tornare dalla sua famiglia.Fu l’ultima volta: da quel momento Walesa divenne il simbolo della lotta contro il regime sovietico, fino a subire un anno di internamento.Al suo fianco vi è sempre sua moglie Danuta, dalla quale nacquero sei figli e che ritirò per lui il Premio Nobel nel 1983, per paura che potessero revocare a suo marito, una volta all’estero, il permesso di rientrare in Polonia.Andrei Wajda, classe 1926 regista polacco che si impose per il suo “L’uomo di marmo”, “L’uomo di ferro” e di “Danton”, giusto per citare le sue opere più famose, si è sempre distinto per un cinema di grande impegno civile e morale. Giunto all’età di 88 anni, Wajda non si smentisce e all’ultima Mostra di Venezia porta la biografia di Lech Walesa, illustrando così vent’anni circa di storia del suo Paese e di un movimento che ha portato la Polonia alla libertà.Wajda è molto attento, ancora una volta, ad intrecciare la storia di una nazione con la storia privata di un uomo che non dimenticò mai la sua famiglia e i suoi figli, anche in mezzo ai tumulti, la lotta politica e le paure; anche Danuta emerge attraverso un intenso ritratto di donna forte e coraggiosa. Sullo sfondo l’immagine (e la presenza) di Papa Woytila. Un film, insomma, che non vuole avere l’intento di innovare un aspetto visivo del cinema, ma che mira alla sostanza: le due ore di film si snodano attraverso immagini di repertorio e una narrazione intensa ed emozionante, basandosi sull’interpretazione magistrale dei due attori che interpretano Walesa e Danuta.Brava anche Maria Rosaria Omaggio nei panni di Oriana Fallaci.”Walesa” ha ottenuto a Venezia il Premio Persol, Maria Rosaria Omaggio il Premio Pasinetti.