Comunità diocesana
Don Andrea De Crescenzo ci scrive da Cuba
Prime settimane in missione nella Diocesi di Santa Clara
Riceviamo e pubblichiamo la testimonianza di don Andrea De Crescenzo, sacerdote fidei donum, da qualche settimana impegnato nella missione interdiocesana di Cuba. Don Andrea è stato accompagnato a Cuba all’inizio del mese di novembre da don Piero Pigollo, Vicario Episcopale per il Clero e già sacerdote fidei donum sull’isola.
Le settimane trascorrono, eppure verrebbe da dire che qui a Cuba, nonostante un ritmo abbastanza ordinario accompagni le attività della missione, ogni giorno si rivela diverso da quello che lo ha preceduto. Tutto diventa occasione in cui si manifesta la novità di un volto incontrato, di una parola ascoltata o di una stretta di mano offerta a chi si incrocia per la strada.
Queste prime settimane vissute da me come sacerdote fidei donum nella diocesi di Santa Clara sono state e continuano ad essere una costante sorpresa, un continuo apprendimento e un sempre maggiore inserimento in questa realtà dove sono ora chiamato a svolgere il mio servizio. Cuba, a motivo della sua storia e della sua situazione politica e sociale, è un paese molto particolare: in questo contesto non facile per diversi fattori si inserisce la presenza della Chiesa e, nello specifico, si colloca la nostra missione diocesana.
Questo primo mese di permanenza in terra cubana mi sta facendo capire che sono sostanzialmente due le direzioni in cui muoversi all’interno dell’azione pastorale: da una parte si tratta di accompagnare le realtà cristiane già costituite e sostenerle nel proprio cammino di fede, dall’altra, però, anche con spirito autenticamente missionario coinvolgere altre persone e continuare ad offrire la proposta cristiana a quanti desiderano accogliere il Vangelo di Gesù.
Non si tratta di fare cose straordinarie ma di partire dalla pastorale ordinaria, che in un contesto come quello cubano significa attenzione ai numerosi malati e a quanti sono in situazione di estrema indigenza, vicinanza alle famiglie (non importa che siano in condizione di regolarità o non regolarità), stimolo e rilancio di proposte per adolescenti e giovani. Tutto questo richiede tempo e, soprattutto, una buona dose di pazienza, che mi pare non mancare alla gente di questa terra. Le difficoltà a Cuba sono tante e all’ordine del giorno, tuttavia qui non ci si perde d’animo, si va avanti e, soprattutto, si affronta la vita con il sorriso e con una fede nel Signore che è sì semplice, ma davvero grandiosa.
