Giornata Mondiale dei Poveri, le iniziative a Genova

Dal 14 al 16 novembre a San Matteo, al Monastero e a San Marcellino

Domenica 16 novembre la Chiesa celebra la Giornata Mondiale dei Poveri. In questo Anno Santo, la Giornata Mondiale è anche Giubileo dei Poveri: “Sei tu, mio Signore, la mia speranza” (Salmo 71) è il tema scelto da Papa Leone XIV per questa IX edizione.

La Giornata Mondiale dei Poveri pone al centro della vita ecclesiale e sociale i volti, le storie e le fragilità delle persone che vivono nella povertà in tutte le sue forme: materiale, spirituale, relazionale.

La Diocesi di Genova dedica tre giorni alla riflessione, alla preghiera e all’impegno che questa ricorrenza ci invita a mettere in atto.

Il principale appuntamento diocesano è in calendario venerdì 14 novembre alle ore 17 nell’Abbazia di San Matteo con la preghiera dei Vespri presieduta dall’Arcivescovo e la catechesi di Mons. Marino Poggi, penitenziere della Cattedrale, sull’Esortazione apostolica di Papa Leone “Dilexi te” sull’amore verso i poveri.

«Il Vangelo ci chiede di dedicare tempo ai poveri, cercando, a partire da loro, la trasformazione della loro situazione», dice Giuseppe Armas, Direttore della Caritas diocesana. «Venerdì 14 avremo modo di diffondere alcuni dati del Rapporto diocesano sulla povertà rilevata dai Centri di Ascolto Vicariali e di presentare alla città due progetti di solidarietà che prenderanno avvio proprio a partire dalla Giornata Mondiale».

  1. Progetto “Rut – Fondati sul lavoro” intende accompagnare persone e famiglie che, intrappolate in situazioni di lavoro povero, con redditi derivanti da impieghi mal retribuiti, non riescono a garantirsi una vita dignitosa. Promosso da Caritas Genova insieme a CEF (Contro Emergenza Famiglia), FAU (Fondazione Anti Usura), ACLI e Società Operaie Cattoliche, il progetto partirà in via sperimentale sul territorio di Sestri Ponente grazie alla concreta collaborazione della S.O.C. Santi Pietro e Paolo e N.S. Assunta che farà da punto di ascolto per famiglie e persone di quel territorio.

2. Progetto “L’ascolto che libera” vedrà l’avvio di un Centro di Ascolto diocesano alla Veneranda Compagnia della Misericordia dedicato ad accogliere e sostenere le famiglie dei detenuti/e, offrendo ascolto, accompagnamento e supporto umano e spirituale. È la concretizzazione di un impegno che la nostra diocesi si è assunta con la Lettera pastorale “Cammino di Libertà” dell’Arcivescovo, per far crescere la comunità cittadina e diocesana nella corresponsabilità verso chi vive la realtà del carcere nella propria famiglia. Il progetto mette in rete diverse realtà – Caritas, Veneranda Compagnia, Cappellanie carcerarie, Centri Vicariali di Ascolto, Servizi sociali territoriali – e vuole promuovere il coinvolgimento delle parrocchie e comunità ecclesiali.

Sabato 15 novembre alle ore 10 al Monastero dei SS. Giacomo e Filippo, sede di Fondazione Auxilium, in Via Bozzano 12 nel quartiere di San Fruttuoso, Padre Tasca inaugurerà “Casa della Pace Don Piero Tubino”, che nasce dal legame vitale tra la cura dei poveri e la costruzione di una società di pace.

L’iniziativa è promossa e animata, oltre che da Fondazione Auxilium con Caritas Diocesana, dall’Associazione don Piero Tubino e dai Volontari per l’Auxilium.

«Da quando il Monastero è stato indicato come luogo giubilare di misericordia – sottolinea Emanuele Barisone, direttore di Auxilium – abbiamo iniziato a progettare questa nuova realtà, una Casa della Pace, uno spazio fisico nel Monastero che vorremmo offrire a tutti, per incontri, esperienze, campi residenziali, per promuovere e ospitare percorsi e azioni di pace nella società, in Diocesi, in città».

Domenica 16 novembre diverse realtà di carità operanti in Diocesi hanno previsto iniziative dedicate. In particolare, l’associazione San Marcellino, dopo la Santa Messa delle ore 9 nella Chiesa omonima in Centro Storico, propone alle ore 10 una riflessione sul messaggio di Papa Leone e, alle ore 11, la visita ad alcune sue strutture di accoglienza per le persone senza dimora. La Comunità di S. Egidio organizza il pranzo insieme ai poveri nella Mensa di S. Sabina.