Duse

Regia di Pietro Marcello. Interpreti principali: Valeria Bruni Tedeschi, Fanni Wrochna, Noémie Merlant, Noémie Lvovsky.
Siamo sul finire della Prima Guerra Mondiale. Eleonora Duse si è ritirata dalle scene già da alcuni anni per apparire ogni tanto tra i soldati per rincuorarli e incoraggiarli, ma quando scopre che ha perso tutti i suoi soldi nel tracollo di una banca tedesca, decide di ritornare a recitare portando in scena “La donna del mare” di Ibsen. Sarà un successo, ma dovrà fare i conti con i profondi cambiamenti in atto, la tubercolosi e le esigenze affettive della figlia.
Il regista Pietro Marcello (nato a Caserta nel 1976) dopo aver ottenuto il successo con “Martin Eden” nel 2019 e con il bel film “Le vele scarlatte” nel 2022, torna al grande schermo con un’opera su Eleonora Duse, la “divina”.
Il film non vuole essere una biografia pura e semplice, bensì il ritratto di un’artista negli ultimi anni della sua vita, ancorando il suo personaggio al momento storico. Come in “Le vele scarlatte” (sebbene questo fosse ambientato in Francia) Marcello dimostra anche con “Duse” di essere molto interessato ai primi decenni del Novecento, infatti le vicende della grande attrice sono intervallate dalle immagini di repertorio, assolutamente efficaci ed evocative, del treno che attraversa l’Italia portando con sé il Milite Ignoto.
Allo stesso modo anche la Duse si trova a compiere una “traversata” in un mondo che sta profondamente cambiando.
“Duse” è un film dai toni notturni, lividi, che rispecchiano il mondo interiore e affettivo della protagonista, concentrata sulla sua arte per la quale vive e per la quale esprime la sua libertà interiore, incapace nello stesso tempo di cogliere l’animo di chi le sta intorno, smarrita in un mondo di cambiamenti.
Insomma, Pietro Marcello firma un’opera sul dialogo tra teatro e vita, molto coinvolgente dal punto di vista psicologico, artistico e storico.“Duse”, sorretto da una grande interpretazione da tutto il cast, tra cui una Valeria Bruni Tedeschi davvero ispirata, è stato presentato in concorso all’ultima Mostra del Cinema a Venezia, dove ha meritatamente suscitato minuti di applausi.
