11-13 giugno: a Genova il Convegno Spera

“Italia-Africa”, una rete di sinergie

Anche quest’anno si svolgerà a Genova dall’11 al 13 giugno presso la sala di Confindustria Genova il convegno internazionale “Italia – Africa” promosso dal Consorzio SPeRA (Solidarietà, Progetti e Risorse per l’Africa), Medici in Africa OdV e dall’Università degli Studi di Genova. Non solo Genova ma l’evento sarà vissuto in contemporanea in altre sei città italiane: Roma, Palermo, Bologna, Brescia, Messina e Guidonia.
Nella conferenza stampa di presentazione svoltasi presso la sede della Fondazione Carige il prof. Edoardo Berti Riboli, presidente del Consorzio SPeRA e Medici in Africa OdV ha sottolineato che: “Il convegno SPeRA è l’unico luogo in cui realtà tanto diverse come Università, Chiesa, imprese, volontariato e istituzioni si incontrano con un unico obiettivo: migliorare la qualità della vita in Africa attraverso il dialogo e la collaborazione. È proprio dalla sinergia tra le competenze e dalla condivisione delle buone pratiche che possono nascere progetti di cooperazione veramente efficaci, capaci di durare nel tempo e generare valore nei territori”.


Il consorzio SPeRA, nato 15 anni fa su proposta dell’associazione Medici in Africa, riunisce oggi oltre 50 associazioni no-profit che operano nel continente africano. Uno dei motivi del convegno è far integrare le realtà italiane in Africa tra loro e con la popolazione locale.
Una integrazione che nasce e si consolida attivando innanzitutto “reti” e sinergie sui nostri territori perché gli interventi in terra africana non siano “cattedrali nel deserti” ma siano conosciuti e diventino sempre più segno di cooperazione e compartecipazione per lo sviluppo umano integrale. Confermato così il ruolo centrale dell’Università degli Studi di Genova che ha stabilito progetti e collaborazioni nel continente africano per la formazione una nuova classe di medici, e non solo, nei paesi dove sono attive le collaborazioni. nel progetto in Africa che è tra le 51 università italiane
Ma la sollecitazione alla cooperazione di SPeRA è stata raccolta anche dalle realtà religiose, in primis le Chiese cristiane e valdesi. La chiesa cattolica italiana è presente nel continente africano con circa 36.000 ecclesiastici nelle scuole e in oltre 800 ospedali.
Anche la chiesa genovese come nel passato partecipa alla organizzazione e promozione del convegno, in particolare attraverso il Tavolo GIUSPIC (Giustizia, Pace e Integrità del Creato).
Marco Arata, che ha rappresentato il tavolo alla conferenza stampa, ha ricordato che il tavolo che riunisce da oltre vent’anni realtà associative impegnate in progetti che affrontano povertà, pace e disagio sociale “partecipa con entusiasmo al convegno promosso dal Consorzio SPeRA, condividendo pienamente l’approccio solidale e rispettoso delle popolazioni africane certi che la rete di cooperazione proposta, perché ‘nessuno si salva da solo’ e soltanto cambiando i nostri stili di vita possiamo davvero migliorare quelli altrui”.
La chiesa genovese sarà presente in modo specifico nel pomeriggio di giovedì 12 giugno nella sessione dedicata alla “La Chiesa cristiana in Africa”.
Come da programma saranno presentate testimonianze ed esperienza da parte del Movimento dei Focolari, di Komera Rwanda che fanno parte del Tavolo GIUSPIC. Una occasione importante che si integra con il noto “tutto in relazione” proposta dalla Laudato si’. L’impegno di associazioni e movimenti, così come quello dell’ufficio missionario, supera i confini e si esprime sia a livello globale che locale e si realizza contribuendo a creare relazioni costruttivi con tutti coloro che hanno a cuore il bene della casa comune.