Comunità diocesana
Tre nuovi sacerdoti nel giorno di Pentecoste

Domenica 8 giugno le ordinazioni presbiterali in Cattedrale
In un clima di profonda gioia e raccoglimento, molti i fedeli che domenica 8 giugno si sono riuniti in Cattedrale per celebrare le ordinazioni presbiterali di tre nuovi sacerdoti. La solenne liturgia, presieduta dall’Arcivescovo, ha rappresentato un momento di intensa spiritualità e di grande significato per tutta la Chiesa locale nella solennità di Pentecoste.

I tre nuovi presbiteri sono Don Gabriele Barbieri, 26 anni, proveniente dalla parrocchia di San Michele Arcangelo di Montesignano; Don Francesco Quell’Oller, 32 anni, della parrocchia di San Giacomo Maggiore di Pontedecimo; Padre Davide Tagliafico, d’O, 30 anni, originario della parrocchia di N.S. Assunta di Pra’ Palmaro e formato all’interno della Congregazione dell’Oratorio San Filippo Neri.
Nell’omelia, l’Arcivescovo ha ricordato il valore della vocazione sacerdotale, definendola “un dono di Dio per la Chiesa”. Ha poi esortato i nuovi presbiteri a essere pastori secondo il cuore di Cristo, “capaci di ascolto, compassione e dedizione totale”. “Oggi entrate nel presbiterio – ha detto in un passaggio – Siete chiamati a cogliere la gioia di far parte di un presbiterio unito, ad essere fuoco dell’amore di Dio per chi starà vicino a voi, e ad essere strumento della misericordia del Signore”.
I neo presbiteri, dopo aver ricevuto l’imposizione delle mani dall’Arcivescovo e da tutti i sacerdoti presenti, sono stati rivestiti dei paramenti liturgici, segni della carità che dovrà ricoprire tutta la loro vita e permeare tutte le loro azioni di sacerdoti. Successivamente Padre Tasca ha unto loro le mani con il sacro crisma, affinchè “siano mani di benedizione, sempre pronte ad offrire il sacrificio e aperte ai fratelli nella carità”. Infine, la ‘consegna’ del pane e del vino offerti per la celebrazione dell’Eucaristia accompagnata dalle parole di rito: “Renditi conto di ciò che farai, imita ciò che celebrerai, conforma la tua vita al mistero della Croce di Cristo Signore”.