II lettura di domenica 20 novembre – Cristo Re
II lettura di domenica 20 novembre - Cristo Re Anno C - Il Re

Dalla lettera di S. Paolo apostolo ai Colossesi(Col 1, 12-20)
Fratelli, ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce.È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebree ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore,per mezzo del quale abbiamo la redenzione,il perdono dei peccati.Egli è immagine del Dio invisibile,primogenito di tutta la creazione,perché in lui furono create tutte le cosenei cieli e sulla terra,quelle visibili e quelle invisibili:Troni, Dominazioni,Principati e Potenze.Tutte le cose sono state createper mezzo di lui e in vista di lui.Egli è prima di tutte le cosee tutte in lui sussistono.Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa.Egli è principio,primogenito di quelli che risorgono dai morti,perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose.È piaciuto infatti a Dioche abiti in lui tutta la pienezzae che per mezzo di lui e in vista di luisiano riconciliate tutte le cose,avendo pacificato con il sangue della sua crocesia le cose che stanno sulla terra,sia quelle che stanno nei cieli.
Cristo è il re del regno messianico, di cui il regno da¬vidico teocratico dell’Antico Testamento è annuncio icastico. È il regno “dei santi nella luce” della Rivelazione e della Grazia, nel quale gli uomini sono “trasferiti” – come gli antichi re trasferivano nella loro patria i nuovi sudditi – per effetto della liberazione dal peccato compiuta da Cristo.Paolo si attarda a considerare i titoli della regalità di Cristo, utilizzando un cantico, in cui la lirica scaturisce dallo splendore del pensiero.Cristo è re, perché al di sopra di ogni creatura: eterno, trascendente, di natura divina. Anzi deve l’esistenza a Lui tutto il creato, senza alcuna eccezione: non c’è essere, visibile o invisibile, che non tragga origine da Lui.Ma l’opera di Cristo non si è esaurita nella creazione: continua, giacché è da lui che le creature hanno sussistenza.Cristo è pure il fine, lo scopo della creazione: tutto dev’essere “ricapitolato” in lui. Infatti Cristo è “il capo del corpo, cioè della Chiesa”: la sua presenza nel regno è vitale e vitalizzante, unificante e dominante.Cristo è re, perché ha vinto la morte, mediante la risurrezione.Cristo è re, perché ha riscattato dal peccato la creazione, che pertanto gli appartiene doppiamente. È in Cristo che le creature si riconciliano con Dio. Cristo dunque è re del regno di Dio per diritto di natura (le creature che ne partecipano sono sue), per diritto di costituzione (perché Egli ne è il fondatore), per diritto di conquista (perché è Lui che riscatta le creature “con il sangue della sua croce”) e perché è in Lui che si rivela l’amore di Dio e in Lui lo si attinge.