II lettura di domenica 10 ottobre – La parola di Dio discerne i sentimenti e i pensieri del cuore

II lettura di domenica 10 ottobre - La parola di Dio discerne i sentimenti e i pensieri del cuore XXVIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno B)

La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto.

L a parola di Dio” è quella rivelata nella Sacra Scrittura e incarnata visibilmente in Gesù Cristo.Perciò “è viva” – perché in Dio tutto è vivo e tutto ciò che da lui promana comunica la vita – e foriera di vitalità: “efficace”, cioè attua, compie quanto afferma o presenta o annuncia, come avvenuto al momento della creazione, allorché Dio ha chiamato all’esistenza l’universo semplicemente con la parola, espressione della sua volontà; una potenza sconosciuta ed impensabile in qualsiasi altra parola, per quanto intelligente, sublime, paludata possa presumersi e proporsi.“La parola di Dio” è vera, perciò costituisce criterio di giudizio sulla verità degli atteggiamenti, delle scelte, delle azioni dell’uomo. E’“più tagliente di ogni spada a doppio taglio”, che penetra ed indaga l’intimo dell’uomo, “fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla”. L’azione indagatrice di Dio raggiunge i singoli elementi dell’uomo, quasi sezionandoli: “l’anima”, sede e principio della vita spirituale, “lo spirito” come forza distinta dall’anima e “le giunture e le midolla”, il corpo. Nulla di quanto è nell’uomo, come essere spirituale ed essere corporeo, può eludere il giudizio di Dio, il quale, rigorosamente, minuziosamente scandaglia intenzioni e tensioni: “scruta i sentimenti e i pensieri del cuore”. “Non v’è creatura che possa nascondersi” a Dio e al suo giudizio, “ma tutto è nudo e scoperto agli occhi suoi”: è impossibile occultargli qualcosa,neppure il pensiero o il sentimento più recondito. Davanti a Dio l’uomo è trasparente: la sua interiorità è assolutamente palese.Alla parola giudicatrice di Dio corrisponde la parola dell’uomo, il quale “deve rendere conto” di se stesso.E poiché ogni giudizio si conclude con una sentenza, la parola di Dio “è efficace” anche in questa fase: mentre emette la sentenza, attua la relativa ricompensa o il conseguente castigo.