CEI – «La Chiesa invoca, annuncia e si mette al servizio della pace»

La prolusione del Cardinale Zuppi al Consiglio Permanente della Cei

“Sin d’ora, mi sia permesso di confermare a Papa Leone la nostra gratitudine per il dono dell’udienza che ha concesso alla Conferenza Episcopale Italiana per il prossimo 17 giugno: sarà un’occasione preziosa per pregare insieme, rinnovare la nostra professione di fede e ascoltare la sua parola alle Chiese in Italia”. È l’omaggio al nuovo Pontefice della Chiesa italiana, pronunciato dal card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, nell’introduzione al Consiglio permanente di martedì 27 maggio. Non è mancato, all’inizio, il ricordo di Papa Francesco: “La sua non è stata una popolarità effimera; ha veramente avvicinato la Chiesa alla gente”.

La parte centrale dell’introduzione è dedicata alla pace, una delle priorità del nuovo Papa fin dal primo saluto dalla Loggia centrale della basilica di San Pietro.
“Chiediamo il rispetto del diritto internazionale umanitario, l’ingresso di aiuti senza restrizioni, l’apertura di corridoi umanitari e, soprattutto, la promozione di un dialogo che possa realizzare la soluzione ‘due popoli, due Stati’”, l’appello per Gaza, rilanciando le parole pronunciate da Papa Leone al termine dell’udienza generale di mercoledì scorso.
“La Chiesa invoca, annuncia e si mette al servizio della pace. Senza esitazioni, senza soste”. Per l’Ucraina, l’auspicio di Zuppi è “che i fili del dialogo, già così difficili, siano rafforzati, trovino le garanzie necessarie inserite in un quadro che permetta una pace giusta e sicura. Secondo il presidente della Cei, “occorre costruire un’architettura di pace, frutto di quei valori e della dolorosa consapevolezza che sono a fondamento dell’Europa, che non può essere ridotta a diritti individuali o burocrazia, perché fondata sulla difesa della persona nel suo valore indiscutibile e nella sua relazione con la comunità”.

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