Comunità diocesana
Celebrato al Santuario N. S. della Guardia il Giubileo diocesano della disabilità
“O tutti o nessuno”, questo il tema che ha accompagnato la giornata del Giubileo delle persone con disabilità svolta al Santuario di N. S. della Guardia venerdì 12 settembre e organizzata dall’Ufficio diocesano Sanità, Disabilità, Terza Età coordinato da Don Matteo Pescetto.
“O tutti o nessuno” non è una semplice frase a effetto. È un principio, una sfida e, in un certo senso, un “vangelo” sociale: non c’è vera comunità se qualcuno resta fuori.
Questo il senso della giornata che ha visto la partecipazione di numerose persone, accompagnate e seguite dalle associazioni che si occupano di assistenza ai malati e ai disabili.

“O tutti o nessuno” ci costringe a guardare i volti di chi viene dimenticato ed è un principio profondamente evangelico. Gesù ha messo al centro i piccoli, i poveri, i fragili, come ha sottolineato e ricordato l’Arcivescovo nella Santa Messa celebrata nel Santuario. “La nostra speranza – ha sottolineato in un passaggio durante l’omelia – per noi cristiani è Gesù Cristo, che cammina con noi e ci dona la certezza che non siamo mai soli. Egli è presente in questa nostra storia, sia personale che nella Chiesa. Sta a noi cogliere la sua presenza e il suo amore”. “In virtù del Battesimo che abbiamo ricevuto – ha detto ancora Mons. Tasca – chiediamo la grande grazia al Signore di cogliere con occhi nuovi la luce della sua presenza e di accogliere la nostra vita come una possibilità di scoprire l’amore di Dio anche nelle prove e nelle difficoltà”.
Al termine della S. Messa Don Fabio Marella, Collaboratore presso la Cei per il Servizio Nazionale delle persone con disabilità, ha portato il suo saluto ai presenti e ha sottolineato che nella Chiesa c’è posto per tutti, con i lati belli e con le fragilità. “Quando una comunità – ha detto – si impegna a vivere davvero questo principio, non lancia solo un messaggio interno, ma diventa segno profetico per la società intera”.