Genova e Liguria
A Nervi nasce un cohousing per anziani

NELLA PARROCCHIA SAN GIUSEPPE PADRE SANTO IN VIA DEL COMMERCIO
Il tema dell’abitare condiviso sta assumendo, specie nella nostra regione classificata come la ‘più vecchia d’Europa’, un ruolo sempre più importante anche per la terza età. Tra le esperienze più significative si sta affermando il ‘cohousing’ per anziani autosufficienti, un modello abitativo innovativo che unisce indipendenza, solidarietà e vita comunitaria. Quando questo modello trova casa all’interno di una struttura parrocchiale, si crea una sinergia particolarmente feconda tra accoglienza, spiritualità e sostegno reciproco. Queste strutture, ristrutturate e adattate alle esigenze degli anziani, diventano luoghi di vita condivisa, in cui la dimensione abitativa si intreccia con quella sociale.
La presenza della parrocchia garantisce una rete di volontari, servizi e iniziative: qualche attività e supporto nei piccoli bisogni quotidiani. Inoltre, la vicinanza alla comunità ecclesiale offre un senso di appartenenza e continuità, che spesso manca nelle soluzioni abitative tradizionali.
Il cohousing per anziani autosufficienti in ambito parrocchiale è molto più di una soluzione abitativa: è un progetto di comunità, che unisce accoglienza e autonomia, fede e quotidianità, solidarietà e futuro.
Una testimonianza concreta di come la Chiesa possa continuare ad essere “casa tra le case”, specialmente per chi cerca un modo sereno e umano di vivere gli anni della maturità.
Una strada che sta percorrendo la parrocchia San Giuseppe Padre Santo di Via del Commercio a Nervi, retta dal parroco Don Valentino Porcile, alla guida anche della vicina parrocchia di San Siro.
La struttura interessata comprende, in un unico edificio, la chiesa e, su quattro piani, la ‘casa’ costituita in gran parte da mini alloggi e stanze, una cucina ed un refettorio. L’esterno ha giardini e orti. La casa e la chiesa furono costruite agli inizi degli anni 2000 sotto la guida del precedente parroco Don Vincenzo De Pascale e grazie a un lascito privato. Il progetto originario era quello di ospitare nella struttura gli anziani della zona. E l’Organizzazione di Volontariato “L’Uliveto”, ente giuridico costituito nel 2002, sta lavorando per consentirne la realizzazione.
“In questi anni la struttura è stata centro di accoglienza per persone fragili e bisognose – spiega Don Valentino – con la collaborazione della Caritas diocesana e con il lavoro costante di Don Vincenzo, Via del Commercio è diventata davvero una comunità di accoglienza che offre ospitalità notturna e distribuzione di pasti”. “Un’opera preziosa – prosegue il parroco – che vogliamo continuare a garantire alle 20 persone bisognose che ospitiamo. Nello stesso tempo, ci preoccupiamo di soddisfare la richiesta per anziani autosufficienti che desiderano usufruire del servizio di cohousing, e che era nella missione originaria”.
Caritas diocesana accompagnerà la collaborazione per il sostegno ai 20 ospiti in difficoltà fino alla fine del 2025; il lavoro di gestione che attende l’associazione “L’Uliveto” è senz’altro impegnativo e gravoso: oltre a far fronte alle spese, occorre mettere mano alla struttura che necessita di lavori.
“La nostra organizzazione – spiega il Presidente de “L’Uliveto” Enrico Ghiglino – è costituita esclusivamente da volontari: c’è chi si occupa degli aspetti burocratici, chi dell’amministrazione, chi della cucina, chi della realizzazione di opere per il miglioramento della casa. La volontà non manca, ma il lavoro è davvero tanto e speriamo di riuscire nell’intento di affiancare l’ospitalità alle persone con difficoltà al progetto del cohusing”. “L’ obiettivo del cohousing – prosegue ancora Ghiglino – oltre a proporre soluzioni abitative con un limitato rimborso spese, è quello di poter offrire all’anziano la possibilità di sentirsi parte di una comunità, di usufruire di pasti in comune, di spazi di aggregazione, di spazi all’aperto e della possibilità di raggiungere facilmente la passeggiata a mare ed i parchi di Nervi. Per realizzare questo progetto abbiamo bisogno anche di molto aiuto e di molto sostegno”.
Dietro il progetto del cohousing c’è una rete viva: la parrocchia che mette a disposizione la struttura, l’associazione di volontariato che coordina i lavori e le attività, chi sostiene l’iniziativa, le famiglie che collaborano.
È un modo concreto di ricostruire legami sociali, restituendo dignità e protagonismo agli anziani. Per diventare una comunità solidale, e non solo un insieme di appartamenti.
(Per contribuire alla realizzazione del cohousing si può effettuare una donazione a IT43Z0503401427000000005755 intestato
a Parrocchia San Siro di Nervi e specificando nella causale: “Casa San Giuseppe”).
