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Machiavelli o Francesco?

Un anno di guerra in Ucraina - Dal Papa il costante appello alla pace

Il 24 febbraio 2022 resterà una data purtroppo da ricordate sui libri di storia.
Un anno fa, in quel giorno, ha avuto inizio la cosiddetta “operazione speciale”, una dicitura decisamente ambigua con la quale Vladimir Putin ha provato – senza riuscirci - a mascherare la proditoria invasione dell’Ucraina.
Incredulità, stupore, paura hanno posto un punto fermo al lungo cammino di pace in Europa che dalla Seconda guerra mondiale, salvo l’eccezione nei Balcani, c’eravamo illusi di portare avanti senza termine di tempo.

Si sono così interrotti i sogni europei nei quali aleggiavano – evidentemente fragili e illusorie – sicurezze quali la libertà, la democrazia, il progresso economico, il rispetto dei confini e la pace.
Per quanti si sono meravigliati di vedere questa “operazione speciale”, ricordiamo le tragiche premesse messe in atto dalla Russia da quando Putin è salito al potere: un ininterrotto susseguirsi di guerre contro Daghestan, Cecenia, Georgia, Crimea, Siria, Kazakistan.

A queste vanno aggiunte le scorrerie e i crimini, specie nei paesi africani, dei suoi amici mercenari del Gruppo Wagner.

Ad un anno dall’inizio della guerra che mette di fronte due mondi diversi - quello delle democrazie occidentali e quello autoritario della Russia - cosa rimane da ricordare?
I morti: centinaia di migliaia tra russi ed ucraini, le immani distruzioni, le deportazioni, l’odio nuovamente generato tra i due popoli, le torture, gli stupri, la fame, il terrore del nemico, la paura del presente e del futuro.

Quando finirà questo delirio della mente e del cuore? Come in ogni guerra, pure questa volta è difficile prevederne la fine. Anche le due mondiali del secolo scorso avrebbero dovuto essere brevi: durarono cinque e sette anni!

Due le strade che porteranno alla fine di questa follia iniziata dalla Russia: l’una, la via delle armi, è quella machiavellica della legge del più forte e del prepotente; l’altra, ispirata al Vangelo, è la via del dialogo che porta ad una pace non disgiunta dalla giustizia e dalla verità.
Il mondo oggi coinvolto direttamente o indirettamente in questa guerra è un insieme di popoli dell’Occidente di religione cristiana: dovrebbe quindi essere facilitata la via del dialogo.
Ma vincerà Machiavelli o Francesco?

Machiavelli o Francesco?
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