Al cinema - One life

Interpreti principali: Anthony Hopkins, Helena Bonham Carter, Johnny Flynn, Jonathan Pryce, Lena Olin. Durata: 110 minuti.

Londra 1938: Nicholas Winton, un agente di borsa, riceve una telefonata da Praga dove alcuni suoi amici lavorano per i fuoriusciti dalla regione dei Sudeti, appena invasa da Hitler. Nicholas, pur con la mamma preoccupata, parte per Praga dove trova una situazione drammatica e una ancora più tragica per i bambini.
Decide così di far qualcosa avvalendosi dell’aiuto della madre e di alcuni amici in Inghilterra.
Il film è basato sul libro “If It's Not Impossible... The Life of Sir Nicholas Winton” di Barbara Winton, la figlia di un uomo che è riuscito a salvare la vita di 669 bambini, per la maggior parte ebrei. Il film si divide tra l’epoca in cui si svolgono i fatti e il 1988, quando la BBC fa conoscere al grande pubblico la storia di Winton (morto nel 2015 all’età di 106 anni) e nonostante i due piani temporali, la narrazione si svolge in maniera piana e molto comprensibile e con grande equilibrio tra l’ansia che genera l’attuazione del piano ideato da Winton e i suoi amici, e la figura di quest’uomo ormai anziano che si strugge ancora per coloro che non è riuscito a portare in salvo.
Il regista James Hawes, qui al suo primo lungometraggio (suoi però sono ad esempio cinque episodi della fortunata serie televisiva del “Doctor Who”), riesce a costruire un’opera senza troppa retorica come invece potremmo aspettarci, bensì ciò che emerge più di tutto è l’azione di un uomo che dice “se posso farlo, devo farlo”.
Senza inutili velleità registiche, Hawes va dritto al sodo proponendo così una storia fatta di solidarietà e compassione (come oggi anche allora si poteva dire “minori non accompagnati”) retta da un Anthony Hopkins davvero ispirato nella parte di Winton ormai anziano, a cui fanno da perfetti comprimari Helena Bonham Carter e Jonathan Pryce nei rispettivi panni della madre di di Nicholas Winton e dell’amico Martin Blake, così come Johnny Flynn nella parte di Winton da giovane.
Nei titoli di coda compaiono i veri protagonisti della vicenda.