Genova e Liguria
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Al via nel Municipio Centro - Ovest “Genova - Un ponte verso il futuro”

Progetto di inclusione rivolto ai ragazzi fra gli 11 e i 15 anni per dire no alla dispersione scolastica

Al via nel Municipio Centro - Ovest “Genova - Un ponte verso il futuro”

Venerdì 30 Aprile a Villa Ronco, sede della società cooperativa sociale Lanza del Vasto, c’è stata la presentazione del progetto “Genova-un ponte verso il futuro”.
Un progetto selezionato da “Con i bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile con circa 600.000 euro e della durata di tre anni.
E’ rivolto ai ragazzi di età compresa fra gli 11 e i 15 anni del Municipio Centro Ovest, in particolare di Sampierdarena, il quartiere più popoloso e multietnico della città.
Istituzioni pubbliche e private, cooperative sociali e società sportive si sono messe insieme per dare risposte concrete, soprattutto alle famiglie più fragili, con tre principali aree d’intervento: contrasto alla dispersone scolastica, inclusione ed aggregazione.
Capofila di “Genova-un ponte verso il futuro” è la società cooperativa sociale Lanza del Vasto che offre fra l’altro, consulenze pedagogiche, incontri individuali per gli studenti, spazio per il doposcuola.

Uno degli obbiettivi principali del progetto è la lotta alla dispersone scolastica: il rischio, su un campione di classi terze della scuola media Barabino, è dell’11 % del totale degli alunni.
“Ci sono momenti da riempire di senso e di vita, non di sballo, specie al pomeriggio dopo le lezioni” - dice Anna Maria Repetto, Dirigente I.C. Barabino.
“Vorremmo offrire un tempo presidiato ed intenso a questi ragazzi per rimuovere gli ostacoli che stanno vivendo ed affinchè possano affrontare con più serenità il loro percorso formativo per evitare la possibile devianza”.

Fra i bisogni educativi principali c’è la necessità di creare buoni rapporti sociali, maturare una buona idea di se stessi, imparare ad affrontare l‘incertezza del momento storico e del proprio sviluppo personale, imparare ad apprezzare e tutelare il patrimonio culturale.
Il 39% degli alunni della scuola secondaria dell’I.C. Barabino non ha la cittadinanza italiana, ma la stragrande maggioranza di loro è nata nel nostro Paese. “La scuola deve essere davvero una comunità educante, supporto alle famiglie”, sottolinea Anna Maria Repetto. “E’ necessario creare una rete con il territorio ed elaborare un vero progetto di cura grazie allo sport, al teatro sociale, ad una socialità positiva, a laboratori attraverso i quali i ragazzi diventino autonomi nello studio”.
Altri soggetti che partecipano a “Genova un ponte verso i futuro” sono la cooperativa Arti & Mestieri, l’Istituto Don Bosco, da 150 anni è un presidio educativo-formativo a Sampierdarena, Asl 3 Genovese, Comune di Genova, UNIGE.
Il territorio nei confini del Municipio Centro Ovest, secondo le ultime rilevazioni statistiche, conta circa 9.500 residenti stranieri, la maggior parte dei quali sud americani.
Non è quindi casuale che un altro importante partner del progetto sia la cooperativa sociale Fey y Alegria Genova.
Partendo dal riconoscimento del titolo di studio conseguito in patria, gli educatori accompagnano i ragazzi al conseguimento, in Italia, di un diploma riconosciuto anche all’estero, attraverso un curriculum bilingue che faciliti l’apprendimento. Centri estivi e sport sono un altro filone di intervento molto importante per coinvolgere i ragazzi.

“Proponiamo l’attività di parkour, una disciplina nuova, nata in Francia a metà degli anni ottanta, che consente di superare qualsiasi ostacolo, in ambito urbano, in maniera rapida ed efficiente”, dice Luca Verardo, Presidente ASD Sport &Go. “Proponiamo anche cose più tradizionali come la bicicletta, la sua manutenzione, giri per le vie e piazze del quartiere per conoscere l’educazione stradale”.
L’ASD Sport&GO è una società affiliata a Centro Sportivo italiano: l’ente di riferimento della Conferenza Episcopale Italiana che dal 1944 ha l’obbiettivo di educare attraverso lo sport bambini e ragazzi.
Il progetto “Genova- un ponte verso il futuro” prevede anche cineforum, la riqualificazione di spazi urbani e l’adozione di spazi verdi.
Tutte le attività si svolgeranno in aree di aggregazione presenti sul territorio, all’interno degli istituti scolastici, nell’ambito di Villa Ronco e dell’Opera Don Bosco.

Fonte: Il Cittadino
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