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ACEC, si pensa al dopo pandemia

Il pensiero del nuovo presidente nazionale don Luigi Bernardini

ACEC, si pensa al dopo pandemia

O rmai molti sanno che i cinema cosiddetti parrocchiali da decenni sono confluiti nella denominazione Sale della Comunità, le quali a loro volta rientrano nell'Acec, l'Associazione Cattolica Esercenti Cinema. Proprio l'Acec, seguendo le indicazioni pastorali del Concilio Vaticano II sulla valorizzazione delle comunicazioni sociali, aveva portato ad allargare l'orizzonte del singolo cinema nato all'ombra del campanile, per diventare un luogo di incontro, di dialogo e di testimonianza. Naturalmente l'Acec ha anche una sua struttura e ogni quattro anni vi è un ricambio nell'organizzazione. Il 2021 ha visto dunque, durante l'Assemblea generale, il rinnovo delle cariche: Don Luigi Bernardini è il nuovo presidente nazionale dell'Associazione che ormai conta quasi 800 Sale, con 13 delegazioni territoriali, un servizio importante di assistenza alle Sale stesse e una segreteria nazionale. Don Luigi Bernardini, che appartiene alla Chiesa di Milano, ha affermato che purtroppo la crisi durante la pandemia è stata fortissima, perciò le preoccupazioni maggiori riguardano la ripartenza, e dunque "la prima cosa da fare è incontrare nuovamente il nostro pubblico, riportare il pubblico in sala. Cioè ricercare quella fiducia, che è il nostro terreno, con la gente che ha sempre abitato le nostre sale dalla comunità. Sono le stesse persone che hanno usufruito e riconosciuto il potenziale e il valore delle nostre proposte". Se da una parte la pandemia ha creato una crisi pesante a livello economico in tutti i settori, anche il mondo dell'industria culturale ne ha risentito e non solo in tutta la catena dei lavoratori che operano nel mondo della cinematografia (si pensi soltanto al settore tecnico), ma anche la produzione, secondo Don Bernardini, non è stata a grandi livelli (il nuovo presidente Acec fa notare che negli Stati Uniti la crisi è stata addirittura peggiore che da noi) perciò l'importante sarà ripartire con proposte di qualità, e nel mondo cattolico vi è sempre stata grande attenzione verso i mass media e ha sempre curato il cinema di qualità. In questo senso, ha dichiarato Don Bernardini "il ruolo dell’Acec dovrà essere sempre di più proattivo e radicato nei valori che ci ispirano. Crediamo infatti che la nostra attività sarà fondamentale negli anni che seguiranno la ripartenza, in un’ottica di ricostruzione anche del tessuto sociale". Una sfida che le sale della Comunità hanno saputo affrontare ogni qualvolta ve ne è stata l'urgenza.
Mariangela Grilli

Fonte: Il Cittadino
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