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I progetti sociali e di accoglienza del Sorriso Francescano

Allestita una residenza destinata ai padri separati; in cantiere anche un progetto madre-bambino; continua l’accoglienza studenti

I progetti sociali e di accoglienza del Sorriso Francescano

Il 13 giugno scorso, festa di Sant'Antonio, in un clima di gioiosa armonia e convivialità fraterna, presso i locali della sede di via Riboli del "Sorriso francescano", alla presenza del Card. Angelo Bagnasco, del Sindaco Marco Bucci e del Provinciale dei frati minori cappuccini P. Francesco Rossi, direttore dell'Opera, P. Biju James ha presentato ed illustrato, alle persone convenute per l'occasione, i nuovi obiettivi e le relative strutture del "Sorriso francescano", l'Opera fondata, nel primo dopoguerra, da P. Umile da Genova, sacerdote cappuccino, in favore e per il sostegno dell'infanzia e della fanciullezza ferita e abbandonata.

L'ampia dissertazione di P. Biju sulla figura di Sant'Antonio di Padova, preludio alla cerimonia inaugurale, ha mostrato la sintonia tra l'insegnamento e la spiritualità del Santo dottore della Chiesa, nativo di Lisbona, e le figure fondatrici del Sorriso, P. Umile a Genova e P. Dionisio a La Spezia.

Dopo il saluto alle autorità, gli interventi successivi hanno avuto lo scopo di presentare e descrivere concretamente le strutture ed i progetti in corso.

Si tratta del progetto padre/bambino per padri separati, per il quale si è allestita la "Residenza di P. Umile", l'alloggio per studenti universitari per cui sono riservate le stanze della così denominata "Ospitalità per studenti", i servizi di degenza e consulenza specializzata della "Casa del Sorriso" ed una sala "Auditorium" completamente rinnovata. Tra queste nuove potenzialità approntate dall'Opera quella su cui frati e operatori investono e sognano maggiormente, quale realizzazione di un'intuizione remota, è certamente il progetto "padre/bambino".

Fu il Card. Angelo Bagnasco a confidare, tempo addietro, durante un colloquio informale, al provinciale dei Cappuccini P. Francesco Rossi, il proprio desiderio di venire incontro ad una drammatica sfida sociale contemporanea, quella degli uomini separati.

Tali persone, infatti, secondo una recente indagine della Caritas, versano per il 46% in condizioni di indigenza mentre il 66% risulterebbe incapace di provvedere ai beni primari di sussistenza. Molti di loro non hanno nemmeno un posto dove dormire.

Il Sorriso ha realizzato e mette a disposizione per loro, grazie a questo progetto, quattro mini alloggi.

Analogamente, è in fase di preparazione un piano "madre/bambino", presso le strutture dell'Opera di Villa Piuma, nella circoscrizione di Coronata, che verrà inaugurato a settembre prossimo venturo.

Il Sorriso, come si diceva più in alto, è venuto incontro ad un'altra tematica sociale attuale, quella rappresentata dal bisogno di accoglienza e sistemazione degli studenti, italiani e stranieri, iscritti nelle varie facoltà universitarie genovesi.

L'Opera mette a disposizione per questi giovani 12 posti letto presso la nuova "Ospitalità per studenti" in via Riboli.

Inoltre, in sintonia con la sensibilità francescana verso la dimensione della sofferenza e della malattia, si è ha dato fiducia ad un progetto ad experimentum pensato, cinque anni orsono, da alcuni amici e volontari del Sorriso, approntando un insieme di servizi, presso la neonata "Casa del Sorriso" ed in collaborazione con A.Ii.Sa., rivolti all'accoglienza, alla degenza ed alla riabilitazione di minori e giovani adulti che lottano contro problematiche psicologiche e dipendenze patologiche di vario genere.

Per migliorare ulteriormente la carta dei servizi e fornire uno strumento utile, in termini aggregativi, è stato allestito un Auditorium, pensato per mettere a disposizione una piattaforma versatile e multifunzionale, sia per gli ospiti del Sorriso ad accesso libero, sia per le famiglie residenti nel quartiere in regime affittuario, che desiderassero farne richiesta.

Il Sindaco di Genova ha usato parole di stima ed affetto verso l'Opera francescana plaudendone l'operato ed incoraggiandone i progetti. Marco Bucci ha rimarcato sia l'attenzione che viene riservata all' accoglienza, sia la capacità di frati e operatori di coinvolgere il visitatore in una dimensione familiare, introducendolo in un clima fraterno e lieto.

Il Cardinale Angelo Bagnasco, da sempre molto disponibile ed interessato alle opere sociali ed ai servizi alla persona del Sorriso, ha ricordato, nel suo intervento, la profonda amicizia che legava P. Umile al suo predecessore, il cardinale Giuseppe Siri, un sodalizio favorito dalla Provvidenza che permise all'Opera di porre solide basi e di crescere e svilupparsi con continuità negli anni a venire, distinguendosi quale istituto efficace di formazione umana e cristiana e diventando fiore all'occhiello delle opere, cittadine e regionali, del terzo settore.

Fonte: Il Cittadino
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