Arenzano, inaugurate le nuove opere parrocchiali

Dopo più di due anni è ritornato il cuore della nostra comunità: il nuovo oratorio di Arenzano; è come se ad un’area di 24,6 km² fosse mancato un organo vitale, quello pulsante e caldo.

Il cuore della nostra gioventù, vestito a festa, tutto arancione e luminoso che spicca in mezzo al paese. Per noi, ragazzi cresciuti a pane e parrocchia, è come tornare a casa; un edificio che fin da bambini ci ha accolto e ci ha fatto germogliare invitandoci, a sua volta, a diventare educatori, animatori e custodi di tutta la bellezza vissuta in quelle mura che ora hanno un colore e un profumo nuovo. Un edificio pieno di storia che taglia i secoli e che incrocia le nostre vite. Potremmo definirlo, guardando sia al passato, sia al presente, che al futuro,  una “casa serra”: un ambiente caldo e caloroso, ben esposto al Sole, dove chi se ne occupa accarezza ogni cosa con delicatezza, ma sa recidere le foglie secche o tutto ciò che può fare male.

Così, con questo spirito, con tutto l’entusiasmo che potevamo avere abbiamo partecipato, non solo da spettatori, ma anche da protagonisti all’inaugurazione dell’oratorio parrocchiale “don Carlo Dellacasa” alla presenza di Mons. Marco Tasca.

Un momento emozionante, tanto atteso quanto vissuto profondamente, soprattutto quando il nostro arcivescovo ci ha incoraggiato a sognare in grande, affinché i ragazzini che frequenteranno l’oratorio possano trovare in noi più grandi la voglia di desiderare cose grandi e belle, dei punti di riferimento che abbiamo qualcosa da dire oltre che avere qualcosa da dare. Un giorno che aspettavamo da anni e che apre le porte di un futuro che  vedrà questo edificio come uno strumento educativo della parrocchia per la gioventù. Un porto sicuro che tiene conto delle esigenze di relazione, di gioco, di profondità, di creatività dei più piccoli, ma anche degli adolescenti. L’oratorio avrà una proposta specifica per ogni fascia d’età: dai bambini fino ai giovani; ma non vuole essere solo una somma di tali proposte, si tratterà, piuttosto, di creare dei legami tra le diverse età  in cui i più grandi abbiano cura dei più piccoli. Saranno mura di comunione fra le varie realtà giovanili della parrocchia; un luogo comune per il Bene comune. Ci aspettano mesi intensi e densi di attività e che dono poter disporre di uno spazio così bello dove poter incontrare il Signore. Un grazie particolare va sicuramente al parroco monsignore Giorgio Noli e a don Massimo Dellera viceparroco. Altri ringraziamenti sinceri vanno a tutte le persone che con il loro mestiere hanno fatto sì che dal progetto si passasse alla realizzazione di questo sogno e anche a tutti coloro che hanno un servizio educativo all’interno della comunità arenzanese. Per ultimo, ma senza dubbio non per importanza, il grazie più grande e profondo va a Dio che con la sua Provvidenza ci ha regalato un’ulteriore bella occasione per evangelizzare, divertirci e crescere.