Lumiere. L’avventura del cinema

Sceneggiatura: Thierry Frémaux. Montaggio: Jonathan Cayssials, Simon Gemelli, Thierry Frémaux. Musiche: Gabriel Fauré. Voce di Valerio Mastandrea.
Durata: 104 minuti.

I fratelli Lumière e Georges Méliès sono considerati i fondatori del cinema e molti di coloro che amano la Settima Arte, sanno anche che a Melies è attribuito un filone che da lui porta ad un cinema più fantastico e spettacolare, mentre ai Lumière spetta un modo di rappresentare la realtà, fuori dagli spazi chiusi, fuori dai teatri di posa, per riprendere la vita reale. “L’uscita dalle officine Lumière (La Sortie de l’usine Lumière) di Auguste e Louis Lumière, presentato al pubblico il 28 dicembre 1895 al Grand Café di Parigi, segna l’inizio dell’avventura del cinematografo. I due fratelli (che vivevano a Lione) misero insieme ben 1422 titoli. Thierry Fremaux, direttore dell’Istitut Lumière porta oggi sul grande schermo cento titoli della filmografia con “Lumière L’avventura del cinema”, dopo i primi cento in “La scoperta del cinema”.
Sono “film” magnificamente restaurati, di cinquanta secondi l’uno e divisi un po’ per “tema”: molto spesso sono treni, incantevoli sono quelli con i bambini (per la maggior parte i figli di Auguste e Louis) o gite in barca, tuffi. Ma anche persone che si godono la famosa esposizione universale del 1900 a Parigi e molto altro. Molti sono divertenti, qualcuno davvero poetico e tutti sembrano l’inizio di una storia. Eppure sono filmati che non arrivano ad un minuto, poiché le singole pellicole non superavano i 17 metri ciascuna. I Lumière si avvalsero di operatori che andavano a filmare gente e luoghi fuori dalla Francia, così si possono ammirare vedute di New York, di Tangeri, di Venezia (e altro ancora) all’inizio del Novecento. Si trattava comunque sempre di una sola inquadratura, all’interno della quale la gente si muoveva, passava o volutamente si lasciava filmare.
Questa seconda “tornata” di cento film, ora al cinema a Genova per pochi giorni, è dunque un’occasione ghiotta non solo per i cinefili, ma per quanti potranno godere di un modo di fare cinema che poi rivedremo con i grandi cineasti.
Non a caso, in coda a “Lumière. L’avventura del cinema” compare il regista Francis Ford Coppola che riprende l’uscita dall’officina, ma ai giorni nostri. Le musiche sono di Gabriel Fauré, contemporaneo ai due inventori francesi.
La voce narrante è di Valerio Mastandrea. Quasi una lezione di cinema.