Papa Francesco: “L’esempio di Maria ci insegni a credere e a metterci in servizio del prossimo”

All’udienza generale di mercoledì 5 febbraio papa Francesco si è soffermato sofferma sul tema della Visitazione, la visita di Maria ad Elisabetta, e sui tratti della Vergine, che “dopo lo stupore” per ciò che l’angelo le ha annunciato, “si mette in viaggio”, non teme pericoli e giudizi altrui e “spinta dell’amore” va ad aiutare una parente. Nel suo Magnificat una lode a Dio piena di fede, speranza e gioia.

Maria è l’esempio da imitare, una donna che non esita ad offrire la sua disponibilità a Dio, che si proietta verso l’altro e attraverso la quale scoprire “che ogni anima che crede e spera ‘concepisce e genera il Verbo di Dio’.

“Dinanzi al riconoscimento dell’identità messianica del suo Figlio e della sua missione di madre – ha detto il Papa – Maria non parla di sé ma di Dio e innalza una lode piena di fede, di speranza e di gioia, un cantico che risuona ogni giorno nella Chiesa durante la preghiera dei Vespri: il Magnificat”.

Il Pontefice ha inviato quindi i fedeli a chiedere “al Signore la grazia di saper attendere il compimento di ogni sua promessa” e anche “di aiutarci ad accogliere nelle nostre vite la presenza di Maria”.

Al termine dell’udienza generale, il Papa ha ribadito l’appello per i territori che soffrono a causa dei conflitti, rivolgendo un particolare pensiero per “gli sfollati della Palestina”. Dal Pontefice anche l’incoraggiamento a pregare per sacerdoti e religiosi che svolgono il ministero in Ucraina, Medio Oriente e RD Congo: la loro presenza “è la prova che Dio si ricorda di loro”.

(Foto Vatican Media/SIR)