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Sette opere di misericordia

Regia di Gianluca e Massimiliano De Serio

Sette opere di misericordia

Regia di Gianluca e Massimiliano De Serio

L'uminita è una giovanissima clandestina disposta a compiere anche azioni efferate pur di sopravvivere, per venir via dalla baraccopoli alla periferia di Torino, fino a contemplare la vendita di un neonato. Nel suo piano è coinvolto Antonio un anziano signore costretto dalla sua malattia, a continui ricoveri in ospedale. L'incontro tra i due porterà comunque una trasformazione in Luminita.
Si legge nel Vangelo di Matteo "Ero assetato e mi avete dato da bere, ero affamato e mi avete dato da mangiare, ero forestiero e mi avete ospitato…" Da qui le sette opere di misericordia corporale che danno il titolo all'opera e che scandiscono le fasi della narrazione.
Come è facile dedurre, non si tratta certo di un'opera semplice, scandita da dialoghi scarni e da immagini in cui nemmeno il paesaggio sa esprimere bellezza. Eppure, il primo lungometraggio dei due fratelli piemontesi (gemelli, nati nel 1978) è un'opera intensa ed eticamente profonda che, insieme ad una discesa agli inferi, riscopre anche, infine, la pietas umana che riscatta in qualche modo, di fronte all'innocenza di un bambino, la vita dei protagonisti. Così dopo la visione dell'indifferenza e del cinismo, si può intravvedere una luce che dà speranza e spazio alla redenzione.
Il film, che verrà proiettato nell'ambito del Missing Film Festival (Club Amici del Cinema mercoledì 5 e giovedì 6 dicembre), è presente anche al Tertio Millennio Film Fest patrocinato dalla Commissione Pontificia per la cultura ed ha avuto il plauso del Cardinale Angelo Scola, Arcivescovo di Milano, il quale ha scritto, riferendosi al momento in cui la protagonista riesce a calmare il pianto del bambino: "Quei singhiozzi, eco del dolore innocente, che si stemperano sempre più all'accendersi di una piccola luce, fanno emergere nella protagonista il misterioso, inaffondabile, residuo di bene presente in ogni uomo. Lo scontro tra Luminita e Antonio si fa incontro. Nel silenzio quasi assoluto parlano i gesti commoventi ed eloquenti della misericordia. Di questa il film ci regala più immagini irrevocabili." "Sette opere di misericordia" non è un film per tutti (è infatti vietato ai minori di 14 anni) poiché richiede maturità da parte del pubblico, trattando temi che vanno dal male all'emarginazione.
 

Allegato: santa_margherita.pdf (601,70 kB)
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