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Oblivion

È indubbio che nel cinema contemporaneo siano le pellicole di fantascienza quelle che realizzano più capolavori.

Oblivion

È indubbio che nel cinema contemporaneo siano le pellicole di fantascienza quelle che realizzano più capolavori.
Non soltanto per il successo planetario che ottengono, ma anche e soprattutto perché sono le sole che si pongono (e fanno porre a noi spettatori) domande essenziali sulla condizione umana: come sarà il nostro futuro tecnologicamente avanzato? Cosa c'è oltre lo spazio? Quale potrà essere l'identità dell'uomo a fronte di una tecnologia sempre più invasiva?
La fantascienza è il genere più filosofico della nostra cinematografica contemporanea e anche quello più morale, visto che la maggior parte delle volte ci mette in guardia sui risvolti negativi del nostro avvenire se non poniamo limiti nell'esercizio delle tecnologie, se dimentichiamo che alcuni valori non possono essere dimenticati e sacrificati al nuovo "dio" tecnologico.
Certo la fantascienza è anche, al tempo stesso, il genere più popolare e d'intrattenimento, che utilizza sempre più sbalorditivi effetti speciali e sonori per rendere l'esperienza cinematografia unica e non bada a spese nella costruzione del film.
Sempre di più la tendenza di queste opere è quella di fondere perfettamente i due aspetti, quello della riflessione filosofica e quello della spettacolarità (basti pensare a "Inception" di Christopher Nolan).
"Oblivion", interpretato da una star di prima grandezza come Tom Cruise, segue proprio questa tendenza e vuole essere uno spettacolo di facile visione, di grande divertimento, ma anche un testo che lancia spunti di riflessione più profonda.
Nella seconda metà degli anni 2000 la Terra è stata devastata da una guerra nucleare che gli umani hanno combattuto e vinto contro gli invasori alieni.
La Luna è stata distrutta e questo ha causato terremoti, tsunami e diversi sconvolgimenti che hanno reso il pianeta una landa desolata in cui è possibile solo scorgere qualche rovina di quel che è stato.
Una storia avvincente, mai noiosa, con effetti speciali sempre ottimamente curati e con un eroe che sembra appartenere al grande cinema del passato: un uomo coraggioso, che crede in determinati valori (amore, patria, solidarietà), e non si ferma neanche davanti alla morte pur di difenderli.
 

Allegato: pentecoste.JPG (1,14 MB)
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