I cospiratori

Regia: Robert Redford. Soggetto di James Solomon e Gregory Bernestein.
Interpreti: James McAvoy (Frederick Aiken), Robin Wright (Maru Surrat), Kevin Kline (Edwin M. Stanton), Evan Rachel Wood (Anna Surrat); Tom Wilkinson (Reverdy Johnson), Alexis Bledel (Sarah).
 

Siamo a Washington nel 1865, Abramo Lincoln è stato assassinato: vengono accusati dell'omicidio sette uomini e una donna, Mary Surrat, proprietaria della pensione dove gli uomini si riunivano per organizzare il complotto. In processo Mary viene difesa dall'avvocato Frederick Aiken, ex soldato, che accetta controvoglia il compito, ma che, a poco a poco, si convince dell'innocenza della donna, scelta secondo lui come capro espiatorio.
Robert Redford, protagonista amatissimo dal pubblico in "Butch Cassidy", "La stangata", "A piedi nudi nel parco", passato dietro alla macchina da presa ha saputo firmare bellissime opere: basti citare "Gente comune", che all'epoca gli valse ben quattro Oscar. Redford è anche il fondatore del Sundance Festival, dal quale escono film di grande qualità. "I cospiratori" è girato secondo il genere del cosiddetto "legal thriller", filone quanto mai apprezzato negli Stati Uniti: ambientato nella cornice della cittadina di Savannah e nelle aule di un tribunale militare (come effettivamente accadde), il film è condotto con stile asciutto e teso fino alla fine, mettendo in campo vari aspetti etici e morali, ma soprattutto il dilemma tra la ragione di Stato e i sentimenti della donna, accusata sia di cospirazione, sia di voler coprire le responsabilità del figlio. I titoli di coda, naturalmente, non mancano di informare su ciò che accadde veramente e quale fu poi la carriera dell'avvocato difensore.