Truth, il prezzo della verità

Regia di James Vanderbilt. Interpreti principali: Robert Redford, Cate Blanchett, Elisabeth Moss, Topher Grace, Dennis Quaid.

Mary Mapes è una produttrice televisiva famosa per il programma CBS “60 minuti”, trasmissione condotta da Dan Rather. Nel 2004 Rather annuncia di essere in possesso di informazioni che rivelano i favori che George W. Bush ricevette per entrare nella Guardia Nazionale ed evitare così di andare in guerra in Vietnam. Si innesca allora una battaglia sull’attendibilità delle fonti e sulla verità della notizia.
Il film di Vanderbilt racconta la storia del “Rathergate” e dell’emittente televisiva CBS, ispirandosi al libro scritto dalla stessa Mary Mapes “Truth and Duty: The Press, the President and the Privilege of Power”. Ciò che accadde nel 2004 tra accuse, ricerca della verità e depistagli, portò la CBS quasi al collasso, mentre la reputazione dei due giornalisti ne fu travolta. Il film, come si è capito si inserisce in quella grande tradizione culturale e cinematografica che è il giornalismo d’inchiesta, come quasi solo gli americani hanno saputo fare… e non è un caso che nei panni di Dan Rather troviamo il Robert Redford di “Tutti gli uomini del presidente”. Il film, condotto in modo lineare e coinvolgente, più ancora che su quello che fece davvero George W. Bush, è teso a mostrare alcune grandi questioni sul modo di porre le notizie, proprio nel periodo in cui cominciavano ad emergere altri “luoghi” di informazione, come i vari siti internet. Oltre alla possibilità di creare grande rumore intorno ad alcuni fatti senza veramente approfondirli, o la ricerca dello scoop a tutti i costi, della notizia che fa scandalo senza troppe preoccupazioni e interesse per la verità.
Un film interessante e retto da due grandi attori da Kate Blanchett (che si conferma come una delle più brave attrici del nostro tempo) e da quell’ormai “mostro sacro” che è Robert Redford.