In Italia e nel mondo
stampa

L’Europa e il prezzo del gas

Inflazione ancora in rialzo e aumento del numero dei poveri

Il Consiglio Ue ha rinviato ancora una volta ogni decisione utile per fissare un limite al prezzo del gas. La motivazione ufficiale per lo slittamento della discussione all'autunno è la necessità per la Commissione di fare uno studio ed elaborare per settembre una serie di proposte concrete per fissare il "price cap" ed individuare nuovi modelli per fronteggiare il caro energia ma la realtà è che i paesi "frugali" del Nord non hanno condiviso l'urgenza di trovare soluzioni alla crisi energetica e, guidati dall'Olanda e forti del silenzio della Germania, hanno bloccato ogni passo avanti senza capire che, come sottolineato dal premier Mario Draghi, "ottobre potrebbe essere tardi".
Il premier olandese Mark Rutte ha confermato tutte le sue perplessità sull'idea di mettere un tetto al prezzo del gas, confermando anche che per i paesi frugali, spalleggiati dal silenzio glaciale del cancelliere tedesco Olaf Scholz, il timore è che a Bruxelles siamo di fronte ad un tentativo dei paesi più fragili di aprire una nuova fase di intervento pubblico dell'Unione con una nuova stagione di aiuti come quella del Recovery Fund. La paura che le pressioni di Italia e Francia possano rendere operativi il "price cap", il nuovo Recovery e lo "scudo antispread" hanno spinto i paesi contrari a diventare intransigenti e a bloccare qualsiasi proposta che possa diventare un "aiuto comunitario" a carico di tutti gli stati membri insistendo affinché il Next Generation rimanga un "unicum" nella storia di Bruxelles e non possa essere replicabile e rinnovabile.
L'Istat ha confermato con la diffusione degli ultimi dati relativi al 2021 che in Italia la povertà è arrivata a toccare 5,6 milioni di persone, il 9,4% del totale, 1,9 milioni di famiglie e 1,4 milioni di minori pari al 14,2% e che con la prospettiva per il 2022 di un'inflazione in crescita al 6 % il numero di famiglie in povertà assoluta aumenterà di almeno 400mila per quasi un altro milione di persone. L'inflazione ormai fuori controllo impatta maggiormente sulle famiglie con redditi molto bassi e la povertà assoluta viene misurata sulla capacità delle famiglie di sostenere le spese essenziali e incomprimibili per vivere, dal cibo all'affitto, dalle cure mediche al riscaldamento. Il 2022 potrebbe essere l'anno in cui le persone incluse nel gruppo degli "appena poveri", che è quello più vulnerabile perché non in grado di comprimere ulteriormente i costi essenziali, potrebbero cadere nella povertà conclamata con l'impossibilità di far fronte alle necessità minime per sopravvivere.
La crisi finanziaria e geopolitica scatenata dalla guerra di Putin all'Ucraina sta portando ad enormi tensioni sociali all'interno delle grandi democrazie occidentali alimentate dal denaro facile che ha allargato i divari tra la popolazione con il debito pubblico, l'inflazione ed il populismo che hanno aggravato la crisi economica e reso ancora più evidenti i conflitti sociali ed economici che l'imminente fase recessiva rischia di fare esplodere. Negli Stati Uniti il presidente Joe Biden vuole ridurre le tasse sui carburanti, almeno per i tre mesi estivi, per frenare l'inflazione e guadagnare consensi tra i suoi concittadini che non riescono a comprendere come sia possibile che, pur avendo un discreto lavoro fisso, le loro difficoltà economiche e finanziarie continuino a crescere abbassando il loro livello di vita. Con il rischio per altri milioni di italiani di cadere in povertà assoluta è inaccettabile quanto sta accadendo in Italia, purtroppo per l'ennesima volta, con Ita, la ex compagnia di bandiera Alitalia, e la banca MPS che si trovano in situazioni economiche e finanziarie drammatiche richiedendo l'ennesimo intervento dello Stato e quindi dei contribuenti per garantire la loro finta sopravvivenza con un esborso quantificato in circa 3 miliardi di euro. E' giusto che il premier Mario Draghi ed il suo esecutivo richiamino gli italiani alla responsabilità ma è altrettanto necessario che diano l'esempio mettendo fine una volta per tutte a queste situazioni.

Fonte: Il Cittadino
L’Europa e il prezzo del gas
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento