Genova e Liguria
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RiCibo: primo anno di attività

Oltre 190 associazioni ed enti coinvolti con oltre 2.000 volontari attivi

RiCibo: primo anno di attività

Lo spreco di cibo - è proprio il caso di dirlo - è un problema difficile da digerire. Lo spreco alimentare è tanto più illogico quanto più aumentano l’impoverimento, la sottoalimentazione e la denutrizione oltre alla produzione di rifiuti e la crisi ambientale.

La perdita di cibo lungo le filiere alimentari mondiali e gli alimenti letteralmente “buttati via” dagli abitanti dei paesi ricchi mostrano una situazione allarmante. Secondo la Fao si spreca più di un terzo del cibo che viene prodotto e distribuito: più di 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti ancora consumabili che potrebbero dare da mangiare, per un anno intero, a circa 2 miliardi di persone mentre si valutano in circa 800 milioni nel mondo quelli che non hanno abbastanza cibo.

Lo spreco di cibo vale nel mondo circa 2.600 miliardi di dollari. Si stima che in Italia vengano sprecate oltre 5 milioni di tonnellate di cibo all’anno.

Da alcuni anni però si diffonde una maggiore consapevolezza sulla necessità di contrastare la perdita di alimenti, così la lotta allo spreco è diventata legge dello Stato (19 agosto 2016 n.166), la cosiddetta Legge Gadda, un provvedimento organico sul recupero delle eccedenze nelle fasi di produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione di tali prodotti e sulla loro donazione per solidarietà sociale. In questo contesto cosa succede nella nostra città?

A Genova la lotta allo spreco alimentare si coniuga da tempo con il sostegno alle persone in situazione di difficoltà economiche e sociali da parte di associazioni, spesso di ispirazione cattolica, collegate alle parrocchie ed ai Centri di ascolto di Caritas ma sono presenti anche i Valdesi ed altri enti laici. Si tratta di mense sociali, empori solidali, consegne di pacchi per famiglia, distribuzione di alimenti in strada.

Il Comune da anni mette in atto e sostiene le attività di aiuto e solidarietà e collabora, attraverso i Servizi sociali municipali, con la fitta rete di associazioni di volontariato che operano sul territorio.

RiCibo è un progetto di rete cittadina per il recupero e la distribuzione delle eccedenze alimentari che nasce nel 2017, su stimolo del Comune, con l’obiettivo di censire e far conoscere l’insieme di queste attività nel loro evolversi, migliorare le comunicazioni all'interno della rete, accrescere il numero dei donatori e dei beneficiari, illustrare le opportunità che si presentano per le aziende che intendano coniugare una gestione virtuosa del ciclo produttivo alla solidarietà sociale.

Ricibo si propone, inoltre, di diminuire lo spreco alimentare delle famiglie, favorire la partecipazione solidale dei cittadini e a tale scopo ha sviluppato un modulo educativo rivolto agli alunni delle scuole ed ai loro insegnanti.

Il Progetto RiCibo per il biennio 2018-2019 è sostenuto interamente da Compagnia di S. Paolo e da Fondazione Carige ed ha recentemente ricevuto un ulteriore finanziamento dalla Regione Liguria.

Attraverso RiCibo si vuole realizzare una piattaforma integrata di tutti i progetti/azioni esistenti allargandone quanto possibile il campo d'azione e la penetrazione nel territorio cittadino: una vera e propria rete di collegamento tra ente pubblico, associazioni e soggetti profit/noprofit che punta ad una città a SPRECO-ZERO.

L'impegno del Comune si è anche concretizzato attraverso la riduzione della TARI per i commercianti e i market che donano le eccedenze alle associazioni: Genova è la seconda città italiana in cui viene approvato questo incentivo al riciclo e anche in questo RiCibo si dimostra un modello innovativo a livello nazionale. 

I partner del progetto sono:

ACLI territorio Genova; Aldea Onlus; Arciconfraternita Morte ed Orazione in Voltri (progetto Emporio solidale – Municipio Ponente); Ass. Abbraccio di Don Orione - (Progetto A braccetto – Municipio Val Bisagno);   Ass. Borgo Solidale Onlus - (Progetto la Cambusa – Municipio Levante); Ass. Comunità San Benedetto al Porto - (Progetto CREA – donatore Mercato ortofrutticolo di Genova SGM – Municipio Val Polcevera); Ass. Don Vincenzo De Negri - Mensa di Vallata; Ass. Help Code;  Ass. Sole Luna Onlus - (Progetto Mensa di Cornigliano – donatori Ansaldo Energia - piattaforma Coop Rivalta – Municipio Medio Ponente); Caritas Diocesana di Genova (mense, centri di ascolto, empori solidali, ecc.); Croce Rossa Italiana, Comitato di Genova (progetto Pasto buono – Tirrenia); Emmaus Genova; Fondazione Bruno Kessler; Help Code; Parrocchia San Fruttuoso; Parrocchia San Bartolomeo di Staglieno (Sporta Aperta); Società San Vincenzo de Paoli Consiglio Centrale di Genova ONLUS; Rotary Distretto 2032; Unione Evangelica per la solidarietà – UES; Veri Amici Onlus. 

Insieme hanno sottoscritto un accordo di collaborazione ed hanno costituito un coordinamento cittadino in cui S. Benedetto ha il ruolo di capofila e portavoce.

Attualmente le Associazioni e gli enti coinvolti sono più di 190, oltre 2000 i volontari attivi di mense sociali, empori solidali, distribuzione pacchi e cibo per strada.

Durante il primo anno di attività è stata realizzata una dettagliata mappatura delle Associazioni che operano in città, suddivise per quartiere con riferimento agli attuali (ed ai futuri possibili) donatori di prossimità.

Un gruppo whatsapp collega stabilmente le associazioni e consente lo scambio tra loro di alimenti eccedenti. Solo negli ultimi 5 mesi questa attività ha consentito di veicolare più di 1,5 tonnellate di alimenti oltre a generi di prima necessità (coperte, pannolini, quaderni ecc.) per un valore complessivo di oltre € 25.000).

In collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler è stata adattata una applicazione Bring the food-Ricibo che, attraverso l'uso di smartphone, semplificherà al massimo le procedure per i donatori al fine di ottenere la riduzione della TARI comunale.

È già attiva una logistica che consente a più Associazioni il ritiro degli alimenti dai fornitori con un solo automezzo attrezzato, con un risparmio economico e per sollevare i volontari da un compito gravoso, spostando il loro impegno su altre attività. A questo proposito vogliamo sottolineare la grande necessità delle Associazioni di arruolare nuovi volontari che si affianchino agli attuali la cui età media tende a salire.

Il gruppo di lavoro su formazione ed educazione di RiCibo ha presentato la sua proposta formativa “Le risorse di Leonia: dallo spreco al recupero” che è stata inserita nel piano formativo della Regione.

L’iniziativa è stata realizzata con un risultato che è andato ben oltre le aspettative (si era ipotizzata la partecipazione di 30 classi); hanno infatti aderito e partecipato alle attività 41 classi (circa 900 bambini tra i 6/13 anni) e 74 docenti.

Recentemente è nata l'idea di “Ricibox” un doggy-bag per permettere ai clienti dei ristoranti di portare a casa il cibo avanzato lanciando anche a Genova, con l'aiuto dei ristoratori, una buona pratica per ridurre gli sprechi alimentari.

Si è avviata l'analisi della situazione e dei miglioramenti ottenuti e la valutazione dell'impatto socio ambientale di RiCibo ad opera di consulenti esperti (DIEC dell’Università di Genova) e in modo da poter garantire ai finanziatori la bontà degli investimenti fatti.

Con una certa soddisfazione chiudiamo quindi in positivo l'attività del primo anno di RiCibo con la consapevolezza delle ulteriori sfide che ci attendono per il 2019 e per gli anni che seguiranno.

Fonte: Il Cittadino
RiCibo: primo anno di attività
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