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Si riconosca la dignità dello sport di base!

Nota congiunta degli Enti di Promozione Sportiva per denunciare una situazione intollerabile e discriminatoria

Si riconosca la dignità dello sport di base!

Gli Enti di Promozione Sportiva, fra i quali anche il CSI, sono stanchi di chiedere ed hanno stilato una durissima nota congiunta per denunciare una situazioneintollerabile e discriminatoria.

Abbiamo raccolto ormai da un anno il grido di dolore dello sport di base, di migliaia di ASD e SSD e dei loro collaboratori che rischiano la morte per annegamento dentro questo “Titanic diviso in classi sociali” – si legge-. Siamo stufi di essere trattati come passeggeri di terza classe. Dopo averci illusi e fatti adeguare a tutti gli standard di sicurezza contro il contagio da Covid, a parità di protocolli con altri Organismi Sportivi, il Governo continua a farci intendere che un atleta con doppia tessera rischia per la salute solo con noi e non con altri. Una situazione che favorisce posizioni di privilegio inaccettabili per la dignità del nostro mondo, lo Sport di base con la S maiuscola. Quello che va a portare salute e benessere nei territori dimenticati, nei quartieri abbandonati, nei centri di accoglienza, nelle carceri.

La nota unitaria degli EPS   prosegue ricordando che tutti ci incensano a parole con frasi fatte, ma in realtà, in un momento decisivo come questo, senza vergogna, ci umiliano. Siamo consapevoli che il tema prioritario è la salute dei nostri praticanti!

Gli Enti di Promozione sportiva, fra i quali il CSI, chiedono un incontro urgente con il sottosegretario Valentina Vezzali per un suo intervento riparatorio delle evidenti pregiudiziali del DPCM del 2 marzo 2021.

Bisogna rimediare ad uno scempio che mette a rischio proprio “quell’ universo di società- parole diVezzali il giorno del suo insediamento-, lavoratori sportivi, volontari, appassionati e soprattutto tanti ragazzi che stanno soffrendo più di altri per le costrizioni causate dalla pandemia ed ai quali stata tolta la bellezza della pratica sportiva ed i benefici anche in termine di salute e benessere”.

Le FAQ del Governo tornano a relegare gli EPS ad organismi di terza classe destinati a morire nei bassifondi di questo Titanic che continua ad affondare.

ll motivo del contendere è, fondamentalmente, il divieto di allenamenti in fascia rossa anche per gli atleti impegnati in campionati di preminente interesse nazionale.

“L’aria che respiriamo- conclude la nota-è la stessa di tutti. Il nostro ruolo e la dignità delle nostre associazioni, dei nostri tesserati esigono il massimo rispetto”.

Fonte: Il Cittadino
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