La parola
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I lettura di domenica 24 settembre

Anno A - XXV Domenica del Tempo Ordinario

Dal libro del profeta Isaia
Is 55,6-9

Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino.
L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri;
ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona.
Perchè i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le mie vie.
Oracolo del Signore.
Quanto il cielo sovrasta la terra,
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.

G li Israeliti si trovano ad una nuova svolta della loro storia: sta per finire la deportazione in Babilonia e si annuncia il ritorno in patria. È il nuovo Esodo dei credenti, i quali pertanto non debbono perdere l’occasione offerta dalla sapienza e magnanimità di Dio. L’esortazione del profeta è appassionata: “Cercate il Signore, mentre si fa trovare”, dopo il lungo tempo in cui, per punizione per l’infedeltà, si è eclissato. Poiché “è vicino” occorre “invocarlo” nel dialogo della preghiera, sia individuale che comunitaria.
È tuttavia indispensabile che la preghiera sgorghi dalla rettifica del comportamento, dalla conversione – “l’empio abbandoni la sua via” – la quale non è soltanto formale se procede dalla rettifica delle convinzioni, “i pensieri”. È la condizione che permette alla giustizia divina di esprimersi in misericordia e quindi in ampio perdono.
L’atteggiamento di Dio può apparire incredibile all’uomo, per il quale è sempre ardua, talora persino ingiusta, la generosità e la disponibilità al perdono.
Ma “i pensieri e le vie” di Dio sono diverse da quelle dell’uomo, perché scaturenti da sapienza infinita ed amore assoluto, scevro da ogni possibile egoismo o tornaconto (che invece inquinano “i pensieri” dell’uomo).
I criteri e l’agire divini hanno una elevatezza incommensurabile, come, all’epoca, è incommensurabile ed impraticabile la distanza del cielo – il quale, nella concezione ebraica, è sede di Dio – dalla terra.
L’uomo che “cerca ed invoca” il Signore è chiamato alla conversione, adeguando i suoi “pensieri” e le sue “vie” a quelli di Dio. Con fiducia.

Fonte: Il Cittadino
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