Movimento Ragazzi: estate a Oregina e Monteleco

Abbiamo incontrato Francesco Gnecco del Movimento Ragazzi per conoscere meglio le attività e le proposte estive per bambini e ragazzi.

Avete organizzato anche per questa estate i consueti centri estivi per i bambini? Il Movimento Ragazzi anche quest’anno ha organizzato i Centri estivi ad Oregina fino alla fine di luglio, ma anche per l’ultima settimana di agosto e le prime due settimane di settembre fino all’avvio della scuola. I centri estivi sono due, uno per i bambini delle elementari e uno per i ragazzi delle medie.
Quest’anno siamo riusciti ad aprire il centro estivo anche a Pontedecimo, nel Ricreatorio.
La Regione ha nuovamente erogato i voucher per l’iscrizione. Uno strumento utile per tante famiglie, e anche per chi organizza le attività…
Il voucher messo a disposizione dalla Regione è sicuramente un aiuto: se è vero che quest’anno è stata alzata la quota ISEE fino a 50.000 euro, è anche vero che grazie al contributo molte famiglie potranno garantire ai propri figli di frequentare i centri per più settimane.
In realtà sono gli enti che organizzano i centri estivi a dover richiedere il voucher: è un aggravio di lavoro e di impegno per le strutture, poiché ci sono vari adempimenti burocratici da espletare per ogni settimana di centro estivo e per ogni bambino che partecipa, ma è un’opportunità per poter offrire a quante più famiglie possibile il contributo per iscrivere i propri figli.

Recentemente, in collaborazione con il Centro Sportivo Italiano, avete realizzato un corso di formazione online per chi organizza i centri estivi. Quali regole si devono rispettare e quali norme avete dovuto introdurre per garantire la sicurezza dei bambini e degli educatori? La burocrazia è tanta?
La pandemia ha imposto a tutti nuove regole: il corso di formazione realizzato con il CSI si è rivelato utile e la collaborazione è stata proficua. Si tratta di una sinergia che vogliamo continuare e rinsaldare, soprattutto per qual che riguarda l’attività motoria. Il corso di formazione, nel nostro intento, è stato soprattutto un servizio alla Diocesi.
Le regole sanitarie sono un po' più generiche rispetto allo scorso anno. C’è da dire che chi ha svolto attività nel corso dell’inverno ha già un’abitudine a determinate accortezze come il gel per le mani, il distanziamento, le mascherine al chiuso, il registro delle presenze, la misurazione della temperatura... La burocrazia è necessaria: in particolare, si firma con i genitori un patto di corresponsabilità e un’autocertificazione. Nel corso della settimana di centro estivo, bambini ed educatori sono all’interno della propria “bolla”, come abbiamo imparato a dire, in modo da evitare il più possibile scambi di presenze e di persone.
L’importante è mantenere un rapporto con le famiglie, per essere tempestivi nelle comunicazioni, e formare bene anche i genitori sulle regole da mantenere.
Come si è sviluppata l’attività del Movimento Ragazzi in questo anno? Siete riusciti a garantire una continuità nonostante le limitazioni della pandemia?
Il Movimento Ragazzi ha riaperto dall’8 giugno 2020, e lo ha fatto perché ne sentiva il bisogno.
Già lo scorso anno abbiamo realizzato i centri estivi a Oregina, con il Centro Storico Ragazzi e con i centri estivi negli asili nido.
Ad agosto 2020 è stato realizzato anche il campo a Monteleco con i ragazzi di Oregina, con una particolarissima attenzione data la pandemia, ma con il desiderio di realizzare le attività. Don Fully Doragrossa ci ha guidato nella realizzazione del campo. Da settembre, poi, sono riprese tutte le attività del Movimento Ragazzi. La pandemia ha imposto nuovi costi, dalle mascherine alle sanificazioni, ma l’entusiasmo e la voglia di ricominciare erano tanti. Abbiamo dovuto limitare i numeri di accesso alle attività del doposcuola per consentire il rispetto rigoroso delle regole. Le richieste sono state tante e addirittura abbiamo aperto una classe in più per accontentare quanti più ragazzi possibile.
Come stanno reagendo secondo lei i bambini e i ragazzi all’emergenza sanitaria?
I bambini e i ragazzi che hanno l’opportunità di frequentare le attività riescono a superare le difficoltà legate alla pandemia. Ci si riconosce attraverso lo sguardo, e si impara a riconoscere le emozioni guardandosi negli occhi. La distanza non ci ha impedito di giocare e stare insieme nel calore umano. Tanti ragazzi, però, non stanno più frequentando: c’è chi ha paura, e chi in famiglia vive con persone fragili ed è quindi molto condizionato dal timore di compromettere la salute dei propri cari. La didattica a distanza ha portato all’esclusione di molti studenti dalle attività; molti giovani si sono persi, e sarà difficile ritrovarli nelle varie attività. Nel corso dell’inverno anche le attività sportive sono ripartite, seppure con evidenti limitazioni: questo a livello educativo è stato fondamentale. I ragazzi che hanno avuto l’opportunità di svolgere le proprie attività anche al di fuori della scuola, sono riusciti, probabilmente, a risentire un po' meno di questo anno così particolare.
È in programma l’estate a Monteleco? Come si svolgerà?
A Monteleco ci saremo! E i campi saranno nuovamente aperti a tutti. Si realizzeranno soltanto due settimane di attività, dall’8 al 21 agosto su due turni, ma in piena sicurezza riusciremo a portare ai campi ben 50 ragazzi per turno. Le case di Monteleco hanno moltissimi posti a disposizione, quindi non ci saranno problemi di distanziamento.
Si richiederà il tampone rapido o il certificato di vaccinazione prima della partenza, e una volta arrivati al campo scatteranno tutte le procedure sanitarie che ben conosciamo.
L’importante sarà stare insieme nel divertimento e nella condivisione!