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La battaglia di Hacksaw Ridge

La battaglia di Hacksaw Ridge

Per il controverso film “The Passion”, girato nel 2004, personale rilettura, cupa e ultra-violenta, delle ultime ore di vita di Gesù, Mel Gibson ha dovuto affrontare accuse e critiche di ogni tipo, alcune giustificate, altre molto meno. Quest’anno, è ritornato positivamente alla ribalta grazie ad un nuovo film, stavolta molto applaudito da pubblico e critica, tanto da essere candidato a ben 7 Oscar. La pellicola si intitola “La battaglia di Hacksaw Ridge” e si basa su un’incredibile storia vera. Seconda Guerra Mondiale, l’attacco alla base americana di Pearl Harbor apre un nuovo fronte delle ostilità in Giappone. Desmond Doss, cresciuto sulle montagne della Virginia e in una famiglia vessata da un padre alcolizzato, decide di arruolarsi e di servire il suo Paese. Ma Desmond ha qualcosa che lo distingue da tutti gli altri: la sua fortissima fede. È un cristiano avventista e decide di arruolarsi da obiettore di coscienza, solo per impegnarsi come medico. Il ragazzo rifiuta di impugnare il fucile e uccidere un uomo. Fosse anche il nemico. In un mondo dilaniato dalla guerra, Desmond ha deciso, come afferma lui stesso, di “rimettere assieme i pezzi”. Arruolato dopo non poche polemiche come soccorritore medico e spedito sull’isola di Okinawa, combatterà contro l’esercito nipponico senza un’arma ma riuscendo a salvare molte vite. Mel Gibson sceglie di raccontare le vicende di un ragazzo sostenuto dalla sua fede incrollabile, che crede nel comandamento “Non uccidere” anche in un momento in cui, “ragionevolmente”, bisognava imbracciare le armi per difendere la patria, la libertà e i propri valori. La prima parte del film si sofferma sulla “via crucis” del protagonista che deve subire angherie di ogni tipo (fisiche e psicologiche), ma che non retrocede di un passo di fronte alla sua scelta di non avere armi. Nella seconda parte, invece, Gibson ci “immerge” letteralmente nell’inferno della guerra e ci mostra come il giovane protagonista riesca a conquistare sul campo la fiducia e la stima dei suoi commilitoni, grazie alle sue coraggiose gesta eroiche. Ne porterà in salvo più di 40, da solo e senza armi, non solo americani ma anche giapponesi. Una pellicola che mostra la forza della fede e della preghiera nel “campo di battaglia” che è la nostra vita di ogni giorno.

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