Al cinema
stampa

Il risveglio del sacro

Il risveglio del sacro

Qualche anno fa un attore americano molto famoso riuscì in un'impresa che sembrava impossibile: mettendosi dietro la macchina da presa, nelle vesti di regista, dunque, senza sfruttare il suo alone da star per attirare il pubblico a vedere il suo film, realizzò una pellicola a tematica religiosa che, nonostante tutte le critiche, ha battuto ogni tipo di incasso al botteghino e ha dimostrato che i film legati al sacro hanno ancora possibilità sul grande schermo. Contro tutte le interpretazioni degli analisti cinematografici che affermavano che oramai la società non aveva più bisogno di opere di quel tipo. Certo realizzare un successo mondiale da 611 milioni di dollari come "La passione di Cristo" (370 milioni solo negli Usa) non è un'impresa alla portata di tutti. Del resto, di Mel Gibson ce n'è uno solo, però, va notato che negli ultimi mesi l'industria cinematografica americana sembra aver riscoperto uno spiccato senso religioso. È stato, infatti, dato il via a un fuoco di fila a base di film a sfondo cristiano, approdati al cinema e accolti più o meno calorosamente dal pubblico domestico e internazionale.
Stiamo parlando di titoli incentrati su note figure bibliche, o più semplicemente a sfondo religioso, nel senso più ampio del termine. Nella prima categoria rientrano "Son of God" e "Noah". Il primo racconta diversi episodi della vita di Gesù ed è interpretato da un modello portoghese Diogo Morgado (scelta controversa che ha fatto molto discutere), mentre "Noah" parla della costruzione dell'arca di Noè e del diluvio universale che ha distrutto il mondo. Una pellicola che ha fatto un po' discutere visto l'approccio New Age e ambientalista che fa da sfondo a tutta la vicenda raccontata. Due titoli che hanno incassato negli Stati Uniti rispettivamente 59 milioni di dollari (67 milioni nel mondo) e 100 milioni di dollari (343 milioni a livello mondiale). Non mancano, poi, i due film a sfondo religioso "God's Not Dead", su un ragazzo che sfida apertamente un professore ateo sull'esistenza di Dio, e "Heaven is for Real", basato sulla storia vera di un bambino che, in stato d'incoscienza e a un passo dalla morte, ha visto il Paradiso e ne parla in maniera diretta e schietta. Due titoli che affrontano il tema della fede con un approccio cristiano. E, come da tradizione negli Stati Uniti, più precisamente legato al protestantesimo, che ricopre il 51,4% dei fedeli sul territorio, contro il 23,9% dei cattolici.
Non tutti sono film perfettamente riusciti, ma non va sottovalutata la buona ricezione da parte del pubblico, che non ha lasciato passare in sordina titoli considerati "di nicchia" dalla maggior parte dei media. Un discreto risultato che prova l'esistenza di un tessuto sociale sensibile a tematiche religiose, tanto che numerose sale minori e parrocchiali si sono attivate per promuovere questi film su tutto il territorio nordamericano. Dunque, il cinema contemporaneo ci segnala un "risveglio del sacro", una rinnovata attenzione alle tematiche riguardanti la fede e la spiritualità. Segno che la società postmoderna, sempre più confusa e desocializzata, cerca di ritrovare delle radici solide a cui potersi aggrappare e per poter ricreare le fondamenta del proprio futuro.
 

Allegato: pora.JPG (558,08 kB)
Il risveglio del sacro
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento