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Aumenta anche il pane...

Caro energia e scarsa reperibilità delle materie prime sono le cause principali

L'Eurostat ha diffuso i dati delle variazioni del prezzo del pane su base annua ad agosto, confermando un aumento medio del 18% nei paesi Ue a causa dei maggiori costi dell'import di farine e dell'energia con una maggiore spesa per gli italiani, confermata da Coldiretti, di oltre 900 milioni di euro; l'aggravante è che questi rincari non portano alcun vantaggio agli agricoltori: un chilo di grano pagato agli agricoltori intorno ai 36 centesimi serve per produrre un chilo di pane che viene venduto ai consumatori ad un prezzo che varia tra i 3 ed i 5 euro a seconda della città.

La lotta all'inflazione che stanno portando avanti le banche centrali, come confermato ancora una volta anche dal vicepresidente della Bce Luis de Guindos, per riportare il livello sotto al 2% , che è considerato il tetto massimo accettabile, sta avendo gravi effetti indiretti sulle attività finanziarie delle famiglie, come confermato anche dalla Bce.

Anche gli investimenti finanziari, dopo dieci anni di grandi successi, con i tassi al 4% risentiranno della concorrenza dei titoli pubblici con conseguenze che nel 2023 potrebbero portare ad azzerare i flussi netti verso il risparmio gestito (attraverso la raccolta dei promotori finanziari).

A sette giorni dall'inizio dell'anno termico manca ancora un terzo dei 70 miliardi di metri cubi di gas necessari per la nuova stagione ed il mercato rischia il collasso con molti rivenditori che si stanno freneticamente iscrivendo al Punto di scambio virtuale, la piattaforma italiana equivalente alla Borsa Ttf olandese, ma con scarse possibilità di successo anche a causa dei timori dei grossisti che ritengono che molti rivenditori non saranno in grado di onorare i loro impegni per i contratti 2022-2023.

Le indicazioni pubblicate negli scenari di Rte, gestore della rete elettrica francese e controllata al 51% dal colosso pubblico Edf, indicano nelle "Perspectives pour le Systeme Electrique 2022-2023" che "gli scambi di elettricità sulla rete europea potrebbero essere turbati e la scarsità del gas naturale porterebbe ad un razionamento dei consumi" con l'ipotesi accreditata che la Francia, paese tradizionalmente esportatore di energia, potrebbe decidere di tenere la sua energia per il solo uso interno o privilegiare alcuni stati come la Germania a svantaggio di altri come l'Italia.

Il presidente della Fed Jerome Powell ha confermato la decisione della Banca centrale americana di aumentare i tassi di interesse di un ulteriore 0,75% con la previsione entro la fine dell'anno di una nuova correzione di 1,25%, che porterebbe il costo del denaro al 4,5%.

Queste decisioni stanno creando enormi problemi per gli stati più indebitati, come l'Italia, con il costo per gli interessi passivi al servizio del debito pubblico destinato a salire in modo incontrollato drenando risorse che sarebbero invece state indispensabili per rimettere in moto l'economia caduta in recessione. Dopo la nuova stretta della Federal Reserve il mondo sta cercando di mettere in campo contromisure per fronteggiare il super dollaro con Tokyo che per la prima volta dal 1998 è intervenuta per risollevare il corso della sua valuta e l'euro che è caduto ai minimi dal 2002 mentre i bilanci dei Paesi più poveri sono ormai ad un passo dal collasso totale a causa della loro dipendenza dalle forniture estere pagate in dollari come appena accaduto allo Sri Lanka sprofondato in un drammatico crack.
Il recente intervento della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che, parlando delle elezioni italiane, ha dichiarato "Se le cose vanno in una direzione difficile in Italia abbiamo gli strumenti per intervenire", lascia molto perplessi sul significato della parola Europa per molti degli stati membri come dimostrato anche dal comportamento della Francia che ha deciso di ridurre l'interscambio di energia elettrica con l'Italia in favore di altri partner.

E' necessario che Bruxelles faccia il famoso passo in avanti, da tutti auspicato ma da pochi realmente voluto, verso una maggiore coesione tra paesi che possa mettere le basi per una vera unione solidale che è il solo strumento disponibile per affrontare le drammatiche sfide a cui ci troviamo davanti inclusa la minaccia nucleare prospettata dal leader russo Vladimir Putin. L'Ue invece che preoccuparsi per l'eventuale esercizio provvisorio in Italia dovrebbe finalmente decidere di essere una vera comunità di Stati ed aiutare le decine di milioni di famiglie sotto la soglia della povertà e di giovani senza lavoro e prospettive.

Fonte: Il Cittadino
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