Genova e Liguria
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Cesino, Pegli e Sestri: grazie ai migranti i cimiteri sono stati ripuliti

In città sono state coinvolte 40 persone, tutte provenienti da Africa e Pakistan e di età compresa tra i 20 e i 30 anni.

Cesino, Pegli e Sestri: grazie ai migranti i cimiteri sono stati ripuliti

È stata Genova la prima città a sperimentare il progetto LGNet Assistenza Emergenziale (Local Government Network for Rapid Response and Fast Track Inclusion Services in Urban Area) finanziato dall’Unione Europea – attraverso la linea di finanziamento Misure emergenziali del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (Fami) – e gestito dal ministero dell’Interno, dipartimento per le libertà civili, insieme ad Anci.
In città sono state coinvolte 40 persone, tutte provenienti da Africa e Pakistan e di età compresa tra i 20 e i 30 anni.
Si tratta di un progetto finalizzato all’integrazione delle persone migranti a Genova, che si pone come obiettivo quello di migliorare la qualità di vita e il benessere sociale di tutta la comunità soprattutto in quei territori dove è alta la presenza di cittadini di origine straniera che non hanno ancora raggiunto un sufficiente livello di integrazione.
Quaranta persone, provenienti dai progetti Sai, hanno riportato a splendore i cimiteri di Cesino, Pegli e Sestri Ponente.
«Ci sono molti aspetti positivi in questo progetto – spiega il consigliere delegato alle Politiche sociali Mario Baroni – e uno di questi è la ricchezza delle relazioni che si instaurano tra i genovesi che frequentano le aree dell’intervento e i giovani migranti. È accaduto più volte che, magari dopo un primo momento di stupore, i cittadini genovesi si siano affezionati a chi lavorava per rendere migliore il proprio territorio di adozione sostenendoli anche con beni di ristoro e sollievo.
L’esito dei tre interventi nei cimiteri di Cesino, Pegli e Sestri è stato molto positivo sia per le persone impiegate sia per la cittadinanza che ha espresso più volte gratitudine e benevolenza nei confronti dei ragazzi e delle ragazze che hanno lavorato nelle strutture e più volte i cittadini hanno espresso soddisfazione nei confronti del Comune per l’iniziativa intrapresa. Questo dimostra che il progetto e le istituzioni creano condizioni reali affinché possa avvenire l’integrazione delle persone migranti: attraverso interventi di impegno civico questi ragazzi avranno la possibilità di contribuire per la propria parte a rendere migliore la comunità e al contempo avranno la possibilità di sperimentare una sorta di palestra di allenamento al lavoro».

In cosa consiste il progetto
Il progetto LGNetEA rappresenta un percorso educativo-lavorativo, sociale e civile, che mira ad arginare i fenomeni di grave esclusione e isolamento sociale, abitativo, sanitario e sociosanitario delle persone migranti, regolarmente soggiornanti sul territorio (titolari di protezione e richiedenti asilo) che sono nel percorso di uscita del processo di accoglienza, che non hanno ancora tuttavia raggiunto un sufficiente livello di integrazione.
Questo percorso richiede prima di tutto ai beneficiari la capacità di essere presenti nel sistema cittadino in modo cogente non riconoscendosi solo come destinatari di aiuto ma impegnandosi a fornire il proprio contributo per il miglioramento della città e del territorio che li sta ospitando.
Ad oggi l’esperienza è stata portata avanti in tre cimiteri cittadini (Cesino, Pegli e Sestri Ponente ) dove le squadre di ragazzi, sotto la supervisione di un tutor hanno riportato a splendore luoghi per i quali nel tempo non si era potuto svolgere adeguata manutenzione.
Beneficiari dell’iniziativa sono persone alle quali è stato riconosciuto lo status di rifugiato e percepiscono un contributo di 250 euro mensili per un massimo di sei mesi. Il loro impegno settimanale è di quindici ore, distribuite in cinque giorni.
Per quanto riguarda le figure dei tutor, invece, sono a loro volta gestiti da un coordinatore che svolge funzioni di interfaccia con i referenti tecnici dei cimiteri per la definizione dei luoghi e dell’utilizzo e delle attività che ogni squadra dovrà svolgere.

Fonte: Comunicati stampa
Cesino, Pegli e Sestri: grazie ai migranti i cimiteri sono stati ripuliti
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