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Teatro Nazionale, attenzione alla riqualificazione sociale e alla periferia

Grazie anche ai fondi del PNRR un investimento su Sampierdarena

Teatro Nazionale, attenzione alla riqualificazione sociale e alla periferia

Il Teatro Nazionale riparte con un cartellone ricchissimo, forte di 70 titoli e oltre 20 produzioni e un’attenzione particolare al territorio e alla periferia, in particolare a Sampierdarena dove il Teatro Modena ospiterà spettacoli e eventi anche di riqualificazione.

Il direttore Davide Livermore ha sottolineato l’importanza di aver avuto accesso ai fondi del PNRR, grazie anche all’aiuto del Comune; si tratta della cifra considerevole di due milioni e mezzo di euro che saranno utilizzati per migliorare le sale e gli spazi, con particolare attenzione a investire su Sampierdarena, in particolare sulla sala Modena e sulla Sala Mercato.

Da questi mesi si darà il via a una serie di lavori che mirano da una parte a migliorare l’accessibilità delle sale, abbattendo le poche barriere architettoniche rimaste, e dall’altro a ottimizzare l’efficienza energetica dei palcoscenici e degli uffici, grazie alla sostituzione degli impianti termici con apparecchiature di nuova generazione e l’utilizzo di illuminazione con tecnologia led sia per gli spettacoli sia per gli uffici.
Nicoletta Viziano, per la Compagnia di San Paolo, nel corso della presentazione della stagione si ė detta soddisfatta e felice dell’investimento a favore del Teatro per il quale non si sono sentiti mai soltanto un ‘bancomat’ ma sempre coinvolti nei progetti culturali e partecipi di un cammino strutturato.
Il cartellone è davvero ricchissimo e non ci si può soffermare su ogni singolo spettacolo (si trova tutto su www.teatronazionale.it), ma intanto c’è molta attesa per una doppia inaugurazione: dal 12 al 14 ottobre al teatro Modena Milo Rau, uno dei registi più influenti a livello internazionale, presenta ‘Grief and beauty’, di cui il Teatro Nazionale di Genova è coproduttore, mentre dal 18 al 30 ottobre al Teatro Ivo Chiesa va in scena in prima assoluta il nuovo spettacolo di Davide Livermore ‘Maria Stuarda’ di Schiller che vede protagoniste due regine della scena italiana come Laura Marinoni ed Elisabetta Pozzi (che dirige anche la scuola di recitazione ‘Mariangela Melato’).

A proposito di questo spettacolo Livermore ha sottolineato che si tratta di uno strumento per restituire i cosiddetti ‘classici’ che la gente non conosce o ha dimenticato…
“Il nostro è un teatro pubblico che deve quindi fare anche un servizio di educazione, non ci si deve aspettare rivisitazioni dei classici perché non credo sia la nostra missione.
Il teatro credo debba trattare quei temi che normalmente la società tenta di rimuovere e che quindi in televisione non esistono”.
Un impegno quello di Livermore che punta quindi all’educazione culturale, alla solidarietà e alla riqualificazione attraverso il teatro e l’arte.

Fonte: Il Cittadino
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