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Agenda 2030: in un volume a raccontarla sono i giovani

Grazie a una ricerca condotta da Università Salesiana e UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana)

Agenda 2030: in un volume a raccontarla sono i giovani

La Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università Salesiana e l’UCSI (Unione Cattolica della Stampa Italiana) hanno realizzato una duplice ricerca che riguarda l’Agenda 2030, per indagare la conoscenza che ne hanno i giovani e l’atteggiamento che hanno sviluppato nei suoi confronti e per interrogare il mondo dell’informazione mainstream sullo spazio che ad essa viene dato e sulle modalità con cui vengono affrontati i temi che pone. I risultati dell’indagine e alcuni approfondimenti sono ora pubblicati nel volume “Pensare il futuro. I 17 obiettivi dell’Agenda visti dai giovani e raccontati dai giornalisti” (Ed LAS 2021).

I giovani e l’Agenda
Tra maggio e giugno 2021 ai giovani di età compresa tra i 18 e i 32 anni è stato sottoposto un questionario on line: hanno risposto in 451, prevalentemente donne. I giovani si informano prevalentemente sui social network, i telegiornali e il web, perché li considerano accessibili e aggiornati in tempo reale. E questo nonostante considerino più affidabili la stampa quotidiana e periodica, insieme alle tv all news e ai giornali radio. E, al di fuori degli strumenti di comunicazione, si fidano di più di ricerche scientifiche e scienziati, libri e docenti, parenti, amici e molto meno di politici e partiti, ma anche degli influencer.
Nei giovani, il concetto di “sostenibilità” è connesso prima di tutto con le tematiche ambientali e, in secondo luogo, con quelle di tipo economico per finire, poi, con questioni più spiccatamente sociali, quali l’equità, la giustizia e la lotta alle disuguaglianze.

I temi che più li interessano sono quelli che li toccano personalmente: Istruzione di qualità (indicato dal 49,2% di chi ha risposto al questionario), Salute e benessere (36,6%) e Parità di genere (29,4%). Ritengono però che le maggiori preoccupazioni della gente circa gli obiettivi dell’Agenda 2030, si concentrino su Lavoro dignitoso e crescita economica (61,5%), Salute e benessere (52,7%) e, se pure con grande distacco, su Parità di genere (29,1%), Lotta alla povertà (28,4%) e Cambiamento climatico (26,4%).
Sono convinti che responsabili dei problemi che oggi rendono insostenibile lo sviluppo siano prima di tutto il comportamento delle persone (8.97 punti su 10) ma quasi altrettanto la politica (8,89 su 10), seguiti dalle multinazionali (8,71), dalle guerre (8.57), dalla criminalità organizzata e dall’economia (che si trovano a pari merito con l’8,52). Sono disponibili a fare scelte personali di impegno quotidiano, soprattutto praticare correttamente la raccolta differenziata (9,09 su 10), evitare l’uso della plastica (8,89), se possibile muoversi in bicicletta (8.45), mangiare prodotti locali (8,44), utilizzate l’automobile il meno possibile e condividerla (8,39).
Infine, le preoccupazioni per il futuro: la grande maggioranza (92%) si dichiara abbastanza o molto preoccupato per la possibilità di trovare (o mantenere) lavoro in futuro. Inoltre i giovani sono preoccupati per l’inquinamento ambientale (53,0%); la violenza/delinquenza presente nella società (bullismo, mafia, criminalità, terrorismo…) (43,8%); la crisi economica mondiale (43,2%).

Alla domanda su quanto, da 1 a 10, si parli nei media dei temi dell’Agenda 2030, mediamente i giovani hanno indicato una risposta piuttosto bassa: 4,45.

Gli stessi giornalisti, del resto, ritengono che essa meriterebbe più spazio, e soprattutto più approfondimento.
All’interno della ricerca sono stati intervistati 9 direttori, 8 giornalisti e 7 fonti di informazione (fra cui il genovese Gigi Borgiani, del Tavolo Giustizia e Solidarietà), per cercare di capire in che modo l’informazione mainstream si occupi dell’Agenda 2030 e dei suoi temi e quali difficoltà incontri. Ne è uscito un panorama articolato, caratterizzato da evidenti differenze, anche se tutti gli intervistati ne riconoscono l’importanza.

Una sintesi di entrambe le ricerche pubblicate nel volume “Pensare il futuro” è disponibile sul sito della Facoltà di Scienze della Comunicazione Unisal (https://fsc.unisal.it/) e dell’UCSI (www.ucsi.it).

Fonte: Il Cittadino
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