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In televisione - "The monuments men"

Giovedì 7 luglio in prima serata

Da sempre molto attento al mondo del cinema con trasmissioni come "Effetto notte", TV2000 (il canale televisivo espressione della CEI) trasmetterà un interessante ciclo di film intitolato "Pace in terra".

I titoli proposti da TV2000 sono diversi e alcuni sono diventati dei classici come "Il Generale della Rovere" di Roberto Rossellini o "Addio alle armi" di Charles Vidor. Altri ancora si inseriscono nel filone delle leggi razziali come ad esempio "Jacob il bugiardo" o "Il giardino dei Finzi Contini". Gli autori vanno da Rossellini, a Kassovitz, a Charles Vidor, a Zeffirelli e anche gli attori che troveremo andranno da De Sica a Robin Williams a Meg Ryan. Dieci film in tutto e ognuno di essi darà una visione sui conflitti del '900.

Si parte giovedì 7 luglio con "The monuments men" del 2014, diretto da George Clooney, presente anche come interprete insieme ad alcuni grandi attori come, tra gli altri, Matt Damon, Cate Blanchett, Bill Murray. Mentre in Europa infuria l'occupazione tedesca, negli Stati Uniti uno studioso dell'arte cerca di organizzare un gruppo di esperti da arruolare nell'esercito e recuperare tesori trafugati da Hitler. Uno sparuto plotone che prende il nome di "Monuments men".
Il film è tratto dal libro omonimo di Robert Edsel, il quale aveva fatto delle ricerche sull'organizzazione composta dagli Alleati, nella II Guerra Mondiale, volta a proteggere le opere d'arte presenti nelle zone di guerra. Tra immagini dell'abbazia di Montecassino (che come tutti sanno fu distrutta proprio dagli americani, poi con il loro apporto fu ricostruita), la "Madonna di Bruges" di Michelangelo, preziose pale d'altare, il film mette in luce ciò che avviene in ogni conflitto: non solo si opera il male contro le persone e gli inermi, ma si tende anche a distruggere i simboli religiosi, artistici e culturali che formano la tradizione dei popoli. Un film avvincente di cui, nonostante alcuni momenti puramente didascalici, non si mancherà di cogliere rimandi a "Il treno" di John Frankenheimer.

Fonte: Il Cittadino
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