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La farfalla nel bozzolo d'acciaio

‘La farfalla nel bozzolo d'acciaio', un'immagine poetica e struggente per raccontare la vicenda di Giovanna Romanato, genovese, classe 1946, dal 1956 costretta a vivere in un polmone d'acciaio a causa della poliomelite.
E’ il titolo del volume del giornalista RAI Enzo Melillo, presentato sabato 22 marzo alla Biblioteca Berio.

La farfalla nel bozzolo d'acciaio

‘La farfalla nel bozzolo d'acciaio', un'immagine poetica e struggente per raccontare la vicenda di Giovanna Romanato, genovese, classe 1946, dal 1956 costretta a vivere in un polmone d'acciaio a causa della poliomelite.
E’ il titolo del volume del giornalista RAI Enzo Melillo, presentato sabato 22 marzo alla Biblioteca Berio.
L'autore conobbe Giovanna nel 2006: andò a trovarla nella sua casa di Borgo Incrociati per realizzare un servizio per il telegiornale regionale. Da allora iniziò una frequentazione, prima meno assidua e poi sempre più intensa, trasformatasi quindi in amicizia. Col tempo, nacque il desiderio di raccontare in un libro la storia di Giovanna: i dieci anni di infanzia spensierata, l'incontro con la malattia, il rapporto con quell'oggetto così ingombrante, ma che Giovanna non è mai riuscita ad odiare perché le ha garantito la sopravvivenza (e che era stato fatto arrivare per lei dagli Stati Uniti grazie all'interessamento di don Piero Tubino, allora Presidente dell'associazione UNITALSI e per anni poi responsabile di Caritas - Auxilium), l'amore dei genitori, il rapporto con il fratello e i nipoti, con la fede e con l'amore, l'amicizia con il prof. Henriquet che, seguendo Giovanna dal punto di vista medico, ha instaurato con lei anche una profonda amicizia.
Ancora, le tante persone che gravitano intorno a Giovanna, molto riservata, ma capace di aprirsi con il tempo e dotata di una grande capacità di ascolto.
Ancora: Terry, la badante storica che è come una sorella maggiore, l'amore per il gatto Fiocco, la passione per la sua squadra del cuore, la Sampdoria (e sono tanti i giocatori blucerchiati che vanno a farle visita), Lorenzo Ferrera, il pneumologo che la segue, Paolo Basso, il suo fisioterapista che si è trasformato anche in webmaster: cura il sito e i profili social di Giovanna. Molto altro si scopre attraverso il libro - intervista di Melillo dove a parlare è Giovanna e le persone a lei vicine che testimoniano una vita difficile, ma carica di forza e di speranza, che sa vedere oltre la sofferenza e apprezzare la ricchezza della vita.
Una storia che costringe a fermarsi, a riflettere sulla proprio vita e a ridimensionare i problemi, le sofferenze, grazie al sorriso di questa donna che ha superato i 65 anni ma sembra una bambina presente alla Berio grazie alla collaborazione e all'amore di tutti, familiari, amici e medici.
Un momento di festa, la sala Chierici della biblioteca era gremita, segno del grande affetto per Giovanna. Sono intervenuti tanti rappresentanti del suo 'mondo’ e nelle parole di ciascuno è emerso un filo conduttore: frequentare Giovanna è un arricchimento, ci si convince di fare un favore a lei, ma in poco tempo ci si accorge che accade esattamente il contrario: è Giovanna a dare qualcosa ha chi la visita, con la sua straordinaria esperienza di vita. E lo fa anche rispondendo alle domande di Melillo, ripercorrendo i momenti terribili dell'impatto con la malattia, ma non solo: sono anche tanti i momenti lieti della sua vita, grazie all'amore di chi la circonda. Alla domanda che fa riferimento al vaccino antipolio, autorizzato in Italia nel 1963 (solo sette anni dopo la scoperta della sua malattia), Giovanna con grande forza e semplicità risponde: "Che devo dire? Peccato che questi vaccini non siano stati messi a punto qualche anno prima oppure che io non sia nata negli Stati Uniti o qualche anno più tardi…".
Il volume di Melillo (che ha deciso di devolvere completamente i diritti d'autore alla Romanato) è anche un modo per far conoscere la storia di una persona che ha davvero bisogno dell'aiuto di tutto, concretamente: non lo dice per riservatezza e dignità, ma non lo rifiuta di certo.
Per questo, oltre a contribuire con l'acquisto del libro edito da Deferrari, è possibile aiutare Giovanna Romanato può inviarle una mail a giofiocco@hotmail.com o effettuare un bonifico bancario sul conto corrente che viene indicato nell'introduzione del volume o sul sito www.giovannaromanato.org.

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