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I lettura di domenica 29 ottobre

Anno A - XXX Domenica - del Tempo Ordinario

I lettura di domenica 29 ottobre

Dal libro dell'Èsodo
Es 22,20-26

Così dice il Signore:
«Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d'Egitto.
Non maltratterai la vedova o l'orfano. Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l'aiuto, io darò ascolto al suo grido, la mia ira si accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani.
Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all'indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse.
Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai prima del tramonto del sole, perché è la sua sola coperta, è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando griderà verso di me, io l'ascolterò, perché io sono pietoso».

II brano è stralciato dalla sezione legislativa che lo stesso libro dell'Esodo (24,7) denomina “Libro dell'Alleanza” (“Sepher tha-berith”) che fa seguito – quasi ampliamento esplicativo – al Decalogo. Dopo le disposizioni concernenti l'altare, sono riportate norme di diritto familiare e di diritto penale.
Nell'ambito di quest'ultimo vengono presi in considerazione alcuni ceti di persone, la cui condizione le rende facilmente oggetto di ingiustizie, di prevaricazioni: i forestieri, gli orfani, le vedove, i nullatenenti.
Dio sarà vindice degli oppressi: colui che maltratta e defrauda vedove ed orfani sarà punito con morte violenta, in conseguenza della quale, la moglie e i figli soffriranno fa stessa condizione penosa di vedovanza e di orfanezza.
La normativa del libro dell'Esodo si estende ai poveri in genere: sugli indigenti si debbono far valere i diritti in uso tra le persone.
In particolare i prestiti ai poveri dovranno essere concessi non soltanto senza esigere un tasso superiore a quello giusto (“non ti comporterai da usuraio”), ma senza richiedere loro neppure l’interesse consueto. Così se un povero dà in pegno il mantello, questo non dovrà es-sere trattenuto oltre il tramonto; il mantello infatti è l'ultima cosa di importanza vitale che rimanga al misero: nella notte gelida del de¬serto, senza neppure la tenda, il mantello funge da coperta.
Chi non avrà pietà per i poveri si troverà di fronte alla punizione di Colui che è “pietoso” : Dio si schiera dalla parte degli oppressi, degli sfruttati, degli emarginati.

Fonte: Il Cittadino
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