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Emergenza clima, coinvolta anche l'Italia

Anche il settore aereo stenta a ripartire. Le contraddizioni emerse a Glasgow

La decisione della Fed di lasciare invariati i tassi di interesse allo 0-0,25 % ma di avviare le operazioni di "tapering", cioè la diminuzione dell'acquisto di titoli sul mercato, già da novembre con una discesa di 15 miliardi al mese fino ad un totale di 120 conferma quanto aveva annunciato il suo presidente Jerome Power a inizio agosto e cioè che gli Stati Uniti ritengono di essere nella fase di uscita dalle misure di emergenza con l'economia ormai avviata in una solida ripresa dopo il rallentamento registrato alla fine dell'estate.

Power ha confermato che l'aumento dei prezzi non lo spaventa: "L'inflazione è elevata ma riflette ampiamente fattori transitori", con "Parti dell'economia che sono state duramente colpite dalla pandemia che si stanno riprendendo ma la ripresa continua a dipendere dal coronavirus" come dimostrato da quanto accaduto durante l'estate negli Stati Uniti in cui "L'aumento dei casi di Covid19 ha provocato il rallentamento della ripresa di settori danneggiati dalla pandemia".
La Fed ha confermato per ora la volontà di non aumentare i tassi d'interesse ribadendo: "Non vogliamo alzare i tassi d'interesse per dare tempo al mercato del lavoro di riprendersi, è possibile raggiungere la massima occupazione entro la metà del prossimo anno" ma la decisione di procedere alla cancellazione di una misura emergenziale come quella dell'acquisto di titoli sul mercato ha messo in allarme il mondo economico per il timore che a breve possa essere annunciata anche la decisione di procedere con un aumento dei tassi.

Purtroppo per la prima volta da oltre un anno lo spread tra Btp e Bund tedeschi, cioè il differenziale di tasso di interesse tra i titoli italiani e quelli tedeschi con scadenza a dieci anni, è tornato ad allargarsi arrivando a quota 131,7 con il rendimento del titolo decennale italiano arrivato all'1,21 % per il timore che il cambiamento della politica monetaria negli Stati Uniti rappresenti quella svolta per il ciclo finanziario internazionale che avrebbe gravissime ripercussioni sui paesi più deboli come l'Italia con un debito pubblico altissimo e con l'enorme costo per gli interessi passivi al suo servizio che finirebbe per ridurre ulteriormente le risorse a disposizione per la ripresa economica e sociale del paese con l'unica possibilità che questo effetto possa essere mitigato dall'opera riformatrice impostata dal governo Draghi che dovrebbe permettere all'economia di continuare a crescere a livelli molto sostenuti.

In Italia la ripresa si scontra ogni giorno con nuove difficoltà che la rallentano come la carenza di semiconduttori che colpisce il comparto dell'automobile che nel terzo trimestre ha costretto anche il gruppo Stellantis a chiudere temporaneamente numerosi stabilimenti con una diminuzione delle consegne del 27 % ed un calo dei ricavi del 14 % come dichiarato dal direttore finanziario del gruppo Richard Palmer che con un eufemismo ha dovuto ammettere che "la mancanza di microchip ha raggiunto un livello lievemente più alto di quanto ci aspettavamo ad agosto".

Anche il settore aereo nel nostro paese non riesce a ripartire con quattro compagnie (Air France-Klm,Emirates,Thai e Norwegian) che hanno annunciato la decisione di cancellare molti posti di lavoro in Italia in particolare Air France-Klm, che ha già messo i dipendenti basati nel nostro paese in regime di solidarietà, ha confermato che il 1 gennaio 2022 metterà in atto una procedura di licenziamento collettivo regolata dalla legge 223 del 1991 e la stessa decisione potrebbe essere assunta da Emirates, Tahi e Norwegian per tutti i dipendenti in cassa integrazione fino alla fine dell'anno.
Il vertice Cop26 in corso a Glasgow sta mettendo a nudo le gravi contraddizioni che caratterizzano la nostra società con capi di stato e delegazioni impegnate in difficilissimi ed elaboratissimi negoziati per la riduzione dell'inquinamento che dimostrano poi nei fatti il totale disinteresse per il bene dei cittadini e della salute della terra con Ursula Von der Leyen che utilizza aerei privati per spostamenti brevissimi, come quello da Vienna a Bratislava che distano appena cinquanta chilometri, o il premier britannico Boris Johnson che dopo aver urlato al mondo che il tempo per la salute del pianeta "è scaduto" ha utilizzato un volo privato per spostarsi da Glasgow a Londra per una cena non istituzionale dove era stato invitato presso un club di ex colleghi giornalisti.

Negli stessi giorni del vertice Pechino ha annunciato la decisione di produrre un milione di tonnellate di carbone in più al giorno per tenere in moto il suo sistema industriale con le autorità che hanno fatto retromarcia e ordinato di riaprire tutte le miniere che erano state chiuse e spingere per il massimo sfruttamento dei giacimenti in modo da evitare i razionamenti dell'energia avvenuti durante l'estate con i relativi blackout ed i blocchi continui della produzione.

Fonte: Il Cittadino
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