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"La Cattedrale scomparsa" di Savona raccontata in una mostra

Fino al 24 aprile nello spazio espositivo della Curia 

"La Cattedrale scomparsa" di Savona raccontata in una mostra

Fino al 24 aprile dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19 lo spazio espositivo della Curia Vescovile di Savona ospita la mostra "La Cattedrale scomparsa", che illustra la ricostruzione ipotetica della Cattedrale Nostra Signora del Priamar sulla base di documenti del XVI secolo e diverse ricerche storiche e archeologiche. 

Ripercorrendo la storia del complesso, l'antica cattedrale fu eretta dopo l'editto dell'imperatore romano Costantino del 313 sulle rovine di templi pagani, sull'estremità rocciosa del promontorio, e distrutta nel 1595 dai genovesi. Quest'ultimi ne giustificarono la demolizione con la necessità di migliorare le difese militari della città ma probabilmente era volta a sottomettere i savonesi togliendo loro gran parte dell'identità storico culturale. Fu così sconsacrata e spogliata degli arredi sacri e delle opere d’arte, in parte portate a Genova od offerte in dono a nobili in visita a Savona. I savonesi non potevano avvicinarsi all'ormai fatiscente struttura, pena la morte. Infine fu rasa al suolo e al suo posto vennero costruiti edifici militari. 

L'allestimento è promosso dalla Diocesi di Savona-Noli e da Comune, Rotary Club e Fondazione Agostino De Mari ed è stata realizzata da un gruppo di appassionati con la collaborazione di enti e ricercatori. "Le date scelte per l'esposizione sono molto significative per la città, da sempre legata al culto della Madonna - affermano gli organizzatori - Il 18 marzo 1536 la Vergine di Misericordia apparve al beato Antonio Botta e il 24 aprile 1595 fu l’ultimo giorno in cui i savonesi poterono vedere ciò che restava della loro cattedrale"

La mostra segue un filo conduttore storico e informativo con lo scopo di far conoscere la bellezza architettonica e artistica perdutasi nell’oblio dei tempi e delle generazioni. Ciò grazie a centoventi tra pannelli e tele per una lunghezza espositiva superiore ai 100 m lineari. 

Viene mostrato anche lo schizzo della cattedrale rinvenuto a margine di un documento conservato nell’Archivio di Stato di Genova, unico disegno ad oggi esistente e confermato dagli scavi archeologici sull'attuale fortezza. Su di esso è basata la ricostruzione teorica della cattedrale, via via evolutasi nel tempo. Studi decennali supportati dalle risultanze degli scavi, integrati dalle descrizioni riportate nei documenti, hanno permesso di giungere ad una configurazione esterna e interna della chiesa da parte dell’architetto Venturino, che, seppure con dubbi che resteranno per sempre irrisolti, stante la mancanza di disegni architettonici e non pretendendo di essere totalmente rispondente al vero, ha raggiunto un elevato livello di accettabilità. 

Fonte: Il Cittadino
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