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Convegno a Orientamenti: scuola paritaria, oggi è solo sulla carta

Sr. Anna Monia Alfieri, Padre Andrea Melis e Loris Perotti hanno affrontato il tema della parità scolastica e della libertà di scelta delle famiglie

Convegno a Orientamenti: scuola paritaria, oggi è solo sulla carta

Nell'ambito del Salone Orientamenti, ospitato al Porto Antico la scorsa settimana, si è svolto l'incontro, organizzato da Fidae Liguria, “Scuola pubblica paritaria/Scuola pubblica statale: innovazioni e prospettive”. Un'occasione unica per parlare di scuola con Sr. Anna Monia Alfieri, Legale rappresentante dell’Ist. Marcelline di Milano, esperta di politiche scolastiche, e Loris Perotti, Direttore reggente Ufficio Scolastico Regionale Liguria. A coordinare il dibattito Padre Andrea Melis, Presidente Fidae Liguria, che ha voluto sottolineare la bellezza di un dialogo franco e obiettivo su un tema urgente e attuale come quello della scuola.

Tutto questo senza perdere di vista il diritto delle famiglie alla libertà di scelta educativa, nel rispetto e nella conoscenza reciproca.

Suor Monia ha introdotto il suo intervento sottolineando la necessità di parlare di scuola con più sistematicità e a più livelli: l'educazione deve essere sempre più un argomento di interesse comune. Quindi, è stato da lei illustrato il tema del “costo standard per allievo”: nel ventennale della legge sulla parità, oggi in Italia si contano, secondo i dati Ocse Pisa, 40.000 sedi scolastiche statali, 7 milioni di studenti, 12.000 scuole paritarie, di cui 7.900 scuole cattoliche, con 86 mila alunni. Questi dati riconfermano una parità realmente compromessa, in un sistema scolastico che non è più un ascensore sociale. In particolare il Sud è penalizzato, e anche l'analfabetismo è in aumento, poiché in molti, nel meridione d'Italia, esauriscono il percorso di studi con la terza media. Anche rispetto alla disabilità, ha continuato Sr. Monia nella sua panoramica, oggi la scuola è in difficoltà, soprattutto a motivo della carenza dei docenti e delle strutture adeguate.

Ogni anno uno studente disabile costa allo Stato 10.000 euro; il costo di un alunno disabile in una scuola paritaria è di 1.700 euro: nasce anche da qui la necessità di introdurre il costo standard. Dati alla mano, Sr. Monia ha spiegato che per portare un allievo dall'infanzia al diploma lo Stato spende 89.000 euro, mentre il costo di un allievo nella paritaria è di 500 euro all'anno. Per questo, secondo Sr. Monia, la libertà di scelta educativa con l'introduzione del costo standard sarebbe più garantita. Il costo standard individua la quota capitaria di quanto costa l'istruzione per allievo nelle varie tappe della formazione scolastica; tale quota sarebbe da assegnarsi alle famiglie, che liberamente potrebbero spenderla nella scuola statale o nella paritaria. Se è assodato che la scelta educativa spetta alla famiglia, il costo standard riconoscerebbe proprio questa titolarità, con gli stessi diritti per tutti e non solo per chi economicamente è più abbiente. Fra qualche anno, senza l'introduzione del costo standard, le scuole paritarie saranno costrette ad aumentare le rette, fatto salvo il sacrificio degli ordini religiosi che vorranno mantenere in vita le proprie scuole. Per questo, Padre Melis ha auspicato che il costo standard si possa applicare anche ai docenti delle scuole paritarie, che sempre più spiccano il volo verso gli istituti statali.

In conclusione Sr. Monia ha ribadito l'importanza del pluralismo in ambito di istruzione, laddove il monopolio, in linea generale, non è mai produttivo. E’ proprio su questa base che ancora oggi le congregazioni sono disposte ad investire nei propri istituti, nel rispetto dei carismi e delle intenzioni dei fondatori, che volevano l'istruzione per tutti.

In risposta a Sr. Monia, il Dott. Perotti ha illustrato la realtà della scuola statale, in particolare in Liguria. Qui, per quel che riguarda i docenti, non si registra un soprannumero, ma talvolta la mancanza di alcune figure.

Sul territorio, in una regione come la Liguria, la sinergia fra statale e paritaria è all'ordine del giorno e soprattutto la scuola dell'infanzia paritaria offre servizi a volte unici in determinate zone. A fronte di questo stato delle cose, l'analisi dello stato di salute della scuola in Liguria, secondo i dati esposti dal Dott. Perotti, è da considerarsi buono. Spetta alle famiglie oggi un impegno nel chiedere che la scuola sia all'altezza, poiché è così che la scuola può tornare ad essere ascensore sociale, ampliando e completando la formazione che già viene fatta dai genitori verso i figli. Per questo, l'introduzione del costo standard presupporrebbe, oggi, una conoscenza più approfondita da parte delle famiglie dell'offerta formativa: il meccanismo di concorrenza che si instaurerebbe con questo presupposto implicherebbe un supplemento di impegno da parte degli enti formatori nei confronti di chi è chiamato a scegliere.

Fonte: Il Cittadino
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