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"Etica e valori nello sport", convegno ACLI

Sabato 28 maggio al Circolo ACLI Achille Grandi

"Etica e valori nello sport", convegno ACLI

Parlare di etica è importante in questo particolare periodo in cui il mondo è coinvolto da tante guerre, non ultima quella in Europa che noi sentiamo di più per questioni di vicinanza, e dalla recente pandemia, eventi quindi di natura appunto mondiale che non risparmiano nessuno. E questi tragici eventi hanno provocato e provocano nelle persone comportamenti diametralmente opposti ma con la convinzione di ognuno di essere nel vero e di comportarsi di conseguenza.

Il principio di “responsabilità” viene quindi meno quando nel formulare giudizi e produrre comportamenti la visione è nel breve e non verso al futuro, in una logica di bene comune inteso non come comunità e pronti quindi a “rinunciare” a qualcosa in favore dell’altro ma come fosse una sommatoria di bene comune di ogni singola persona: io sono e mi sento a posto e tu cerca di esserlo!

Queste considerazioni, che hanno un valore di carattere politico e sociale, valgono evidentemente nei vari campi dell’agire umano e in questo incontro proposto dall’Acli Circolo Achille Grandi si mettono a confronto i temi dell’etica nel campo professionale e imprenditoriale e quello sportivo.
Settori diversi ma le regole ovviamente non cambiano. Esistono norme e regole formalizzate che promuovono i comportamenti e dettano le regole: penso ai codici etici delle imprese, alle norme di comportamento dei professionisti piuttosto che il Codice di Etica Sportiva. Ma alla base di tutto c’è sempre la persona umana e la sua dignità e la responsabilità nell’agire che deve essere, come accennato, in una logica di comunità.

A me piace sempre ricordare due grandi pensatori che davano concretezza umana all’agire ed al comportarsi al di là del loro credo religioso. Jacques Maritain per la politica sosteneva che fosse necessario “accettare l’inevitabile divergenza delle visioni del mondo scommettendo sulla possibilità di intendersi concretamente su da farsi”, ovvero grande senso di responsabilità. E Dietrich Bonhoeffer in un breve trattato di “Etica cristiana” sottolineava che nel Vangelo non esistono norme e regole e l’etica esiste solo nel compimento dell’azione.

Certo, lo spirito che agisce su di noi nel compiere un’azione è per lui lo Spirito Santo ma sottolineando “che ognuno deve avere la libertà della situazione concreta stessa di realizzare la decisione che viene richiesta nella realtà” pone anche al non credente il peso del valore del principio di responsabilità.
Sarà interessante sviluppare questi temi in occasione dell’incontro grazie all’autorevolezza degli ospiti che da diverse posizioni e ruoli daranno sicuramente preziosi contributi.

Fonte: Il Cittadino
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