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Monumento funebre Luca Fieschi, gioiello medievale pronto a rinascere

Presentato l’innovativo progetto di allestimento che valorizzerà il Museo Diocesano e il complesso della Cattedrale - GUARDA IL VIDEO INTEGRALE DELLA PRESENTAZIONE

Monumento funebre Luca Fieschi, gioiello medievale pronto a rinascere

Un progetto innovativo e complesso che viene presentato in un momento di difficoltà per la cultura: il Museo Diocesano, seppur forzatamente chiuso a causa dell’emergenza sanitaria, non si ferma affatto in quanto a progettualità e creatività e presenta una nuova ‘avventura’ che riguarda il complesso monumentale funebre del Cardinale Luca Fieschi la cui storia si intreccia fortemente a quella della città.

La presentazione del progetto (trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube de Il Cittadino, grazie al servizio del gruppo TNN) si è svolta significativamente nel salone dell’Episcopio alla presenza tra gli altri dell’Arcivescovo Mons. Marco Tasca, di Giovanni Toti, presidente della Regione, del sindaco Marco Bucci. “Un ottimo esempio” ha detto il presidente Toti riferendosi proprio alla capacità di sfruttare al meglio questo periodo di forzata chiusura per non restare immobili ma piuttosto pensare alle potenzialità per il futuro in cui si potrà tornare a fare cultura in presenza e ad accogliere negli spazi del Museo Diocesano genovesi e turisti. Il sindaco Bucci ha sottolineato l’importanza di curare il patrimonio artistico così ricco della città di Genova per realizzare un’operazione culturale ma anche turistica che permetta a Genova di crescere sempre di più: “Il museo diocesano è uno spazio espositivo bellissimo - ha detto il sindaco - che dovrebbe essere ancora più conosciuto e visitato. Per questo abbiamo pensato di metterlo in rete con gli altri musei della città per creare maggiore collaborazione e ripensare il futuro della nostra cultura puntando soprattutto al turismo”.

Un progetto impegnativo che non sarebbe stato possibile senza il fondamentale contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo a cui Paola Martini, conservatore del Museo, ha espresso un ringraziamento sentito perché senza questo aiuto il desiderio di lavorare intorno al monumento Fieschi sarebbe rimasto un sogno senza possibilità di concretizzarsi. Per la Compagnia San Paolo ha portato il suo saluto la dott.ssa Nicoletta Viziano: “Prosegue la collaborazione con il Museo Diocesano iniziata nel 2004 quando Genova era capitale europea della cultura; un percorso sempre stimolante che ci porta oggi alla rinascita del monumento funebre del Cardinale Fieschi che rappresenta una testimonianza importante di come si voglia e si debba custodire la bellezza. Cultura, persone e sociale sono tre obiettivi chiave per la Compagnia San Paolo e questo progetto rappresenta in pieno i nostri desideri di intervento. Bisogna creare attrattivitá per Genova anche attraverso la cultura che aiuta sicuramente il turismo. Io credo che verranno in tanti nella nostra città per vedere anche questo straordinario e imponente monumento che rappresenta un progetto di raccordo tra storia e arte cristiana che è da sempre la vocazione del Museo Diocesano”.

Ha portato il suo saluto attraverso un video anche Barbara Grosso, assessore comunale alla cultura che ha sottolineato la rilevanza di questo progetto che racconta la storia di una grande famiglia genovese che si intreccia strettamente alla storia della città; ha rivolto un ringraziamento particolare al grande staff che lavora con passione, cura e sacrificio intorno alla rinascita del monumento Fieschi e che richiede l’aiuto e il sostegno di tutti, sul territorio e non solo. Ma veniamo alla storia di questo complesso monumentale e alla prospettiva che la sua rinascita comporta per il Museo Diocesano e, di riflesso, per il complesso della Cattedrale. Lo ha illustrato la dott.ssa Paola. Martini, conservatore del Museo.

Oltre alla Compagnia di San Paolo, il suo ringraziamento come partner del progetto è andato a Coop Liguria che sosterrà il Museo in particolare per la divulgazione didattica e le ricadute sul territorio.

Il monumento è sempre stato un punto di forza del percorso espositivo del Diocesano, è uno dei complessi funebri più importante del Medioevo genovese e non solo. Era il 1991 quando veniva trasferito dalla Cattedrale di San Lorenzo al Museo secondo un progetto innovativo che si concentrava però sui frammenti più monumentali, un progetto di allestimento che fu studiato dall’architetto Gianni Bozzo e dalla prof.ssa Giovanna Rotondi Terminiello, con il supporto di Giulio Sommariva che era allora il conservatore del Museo Diocesano. In questi vent’anni quindi il monumento è apparso al visitatore con le due statue di San Lorenzo e S. Antonio abate, con il giacente, i due grandi angeli reggicortina, i 4 leoni e la cassa funebre, tutte parti monumentali sopravvissute alla demolizione del monumento.

In deposito erano stati però collocati numerosi frammenti architettonici provenienti dal Museo S. Agostino e che Orlando Grosso negli anni Trenta aveva parzialmente ricomposto nella chiesa di S. Agostino. La proposta, a cura dell’architetto Giovanni Tortelli, è quella di un riallestimento a partire proprio da questi frammenti: ne sono stati ritrovati e analizzati 124, non potrà essere certamente una ricostruzione completa, anche perché nessuno in realtà ha mai potuto vedere il monumento nella sua interezza originaria. L’obiettivo è quello di restituire la monumentalitá e il prestigio che il complesso aveva: “L’Italia ha un patrimonio artistico straordinario e spesso ha opere nascoste che devono essere valorizzate come nel caso del monumento Fieschi – ha detto l’architetto Tortelli alla presentazione nel salone dell’Episcopio -. Il Museo Diocesano si merita questo, si merita un intervento che punti i riflettori sul monumento Fieschi, per questo abbiamo individuato un luogo di esposizione che abbia una doppia altezza, con un ballatoio di affaccio, in modo da godere appieno della visibilità di questa opera straordinaria. Credo che il visitatore e il turista potranno uscire dal Museo Diocesano con tre immagini principali e suggestive: l’architettura del chiostro, il ciclo dei teli blu della Passione, il monumento Fieschi”.

Per arrivare al riallestimento del monumento è stata creata una commissione di lavoro tra Arcidiocesi, Ufficio Beni Culturali, Comune di Genova come proprietario del bene, comitato scientifico del Museo con il supporto della Soprintendenza. Un lavoro di squadra in itinere per il quale c’è bisogno ancora di supporto anche economico. Il riallestimento del monumento darà quindi anche nuova vita e nuova luce al Museo Diocesano, un vero gioiello di architettura e arte che merita sicuramente di essere conosciuto di più; il percorso musicale sarà migliorato e creerà un vero e proprio racconto che accompagnerà il visitatore nel suo tour partendo dall’antichissima storia del chiostro, attraverso i primi secoli della cristianitá genovese per arrivare a uno dei simboli religiosi e politici della città. Sicuramente sarà importante ampliare l’attività didattica e del catechismo con un kids corner dedicato ai più piccoli per un museo che tra l’altro giá aderisce al Progetto Lilliput che lavora per creare percorsi museali e visite guidate a misura di famiglia. L

Fonte: Il Cittadino
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